TRIPPA PER I GATTI / 636 - A quando la riapertura del Palapregnolato? - E chi lo sa?! - La Giunta del niente non ci ha ancora pensato - Diverse le ipotesi sul tappeto, ma intanto si può stare tranquilli: è tutto chiuso - Voltiamo Pagina interroga
Corpo 8 forse sta riflettendo - Meglio non disturbare il manovratore -
Che il
contratto di gestione del Palazzetto dell’Isola, il “Palapregnolato”, sarebbe scaduto il 30 aprile 2020, è una cosa
nota almeno dal 1 maggio 2014.
Eppure la Giunta del Sindaco Andrea Corsaroè riuscita ad arrivare impreparata
alla scadenza, pur essendo (così risulta stando al risultato delle Elezioni) in carica dal 9 giugno 2019 o poco dopo, circa dieci mesi
prima.
Sono cose che possono succedere.
E’ vero che dall’8 marzo c’è l’emergenza
Covid, ma – appunto – con un contratto che scade il 30 aprile, ai primi di
marzo la gara avrebbe dovuto essere in dirittura d’arrivo.
Altrimenti si corre il rischio di
trovarsi, come nella canzone di Checco Zalone, un po’ – come dire – tra
color che son sospesi, in attesa dell’immunità
di gregge.
Ma andiamo con ordine.
E’ necessario, anche perché, al
momento, è tutto fermo e il Palazzetto è chiuso.
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Sappiamo che questo genere di impianti
sportivi – a differenza, ad esempio, dei campi di calcio comunali – sono considerati
(dall’Ordinamento comunale) aventi un “contenuto economico”, cioè si pensa che,
dalla loro gestione, possa derivarne un profitto per il Gestore.
Sicchè la procedura di affidamento
deve avvenire mediante gara ad evidenza pubblica, secondo la previsione (da
ultimo) del Nuovo Codice degli Appalti.
Anche per i campetti di calcio si
procede ad una selezione pubblica, ma con procedura semplificata: proprio perché
è già chiaro a priori che non ci sia fine di lucro nella loro conduzione.
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Si tratta, però, di una procedura
ampiamente ordinaria, sicchè mettere in piedi una gara non è cosa sulla quale
perdere notti insonni di tormentate riflessioni.
Notti e giorni che – appunto - passano
tranquillamente fino al 30 aprile, quando il contratto scade e lo Skating Vercelli, la
società sportiva che con onore e grande pazienza ha condotto l’impianto per 13
anni, saluta la compagnia e dice: Signori, arrivederci.
Il contratto è scaduto e loro
salutano, è ovvio.
Si vede che nessuno, da Palazzo
Civico, ha almeno pensato – e per tempo – a mettere in piedi una soluzione
idonea a consentire una gestione provvisoria.
In limine mortis, offrono allo Skating
una somma da very little short armper dire: guardate, noi
vi diamo un tot e voi andate avanti in proroga fino al 31 dicembre
2020.
Il tot(poche migliaia di euro –
tra il10 ed i 20 mila - dicono i bene informati)non viene giudicato
appetibile, sia perché c’è comunque
ancora gente che, prima di accettare elemosine, sta a casa propria e manda
tranquillamente a quel Paese (cioè, declina con cortese fermezza le volgari
proposte) certi presuntuosi.
Sia perché, nel frattempo, sono subentrate due variabili.
La prima:la struttura ha bisogno di
una ristrutturazione che la rimetta in condizione di contenere – rispettando le
norme – i 1.200 spettatori di un tempo.
Oggi non è più a norma e la capienza è
stata ridotta a 600 posti.
Poi ci sono tanti lavori e lavoretti
da fare ed anche questo rappresenta costi: chi li deve sostenere?
La seconda: riaprire ora (anche provvisoriamente) con i limiti di
sicurezza imposti dalle misure di prevenzione anti Covid19, rappresenta
un’ulteriore incognita.
Da tutti i punti di vista: economico,
delle responsabilità civili e penali e chi più ne ha più ne metta, a cominciare
dalle grane, comunque gratuite.
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Dunque, che accadrà?
Le strade sono, al
momento, due.
La prima: il Comune sceglie la strada di gestirsi in proprio il
Palazzetto.
Significa che la responsabilità della
gestione è tutta di quelli che non hanno pensato fino ad ora come fare per la
messa a norma.
Il Comune, poi, può dare l’incarico
delle pulizie alla Ditta x; l’incarico della conduzione delle caldaie a quella
y; un incarico generico di sorveglianza a quella z.
Poi, è ovvio, assegna alle varie Società
sportive gli spazi per gli allenamenti e le partite.
Ma queste Società non sono altro che
Utenti.
Sicchè: Amatori, Engas, Pro
Vercelli Femminile e, evidentemente anche Skating, si vedono
assegnati, ad inizio Stagione, i rispettivi spazi, li usano, fanno la propria
attività sportiva, agonistica, didattica, artistica, come meglio credono, poi, quando
hanno finito di usare la struttura, se ne vanno tranquilli e beati, senza portarsi a casa le preoccupazione che se qualcuno si fa male vanno in Tribunale.
Ovviamente, per l’uso degli spazi,
pagherebbero delle tariffe al Comune, come sarebbe appena giusto.
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Questa, in fondo, è la soluzione più
semplice.
Il Comune ha la voglia di sobbarcarsi
l’attività di Gestore delle proprie cose?
Sarebbe una novità, ma una novità
positiva.
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La seconda strada.
Entro tempi da definirsi, invece, il
Comune stabilisce di bandire una nuova gara per la gestione.
A questo punto, quali
potrebbero essere i partecipanti?
Diverse le ipotesi sul
tappeto circa la possibile platea dei
concorrenti (al momento sembra che nessuno abbia preso decisioni).
Ipotesi numero uno: partecipa di nuovo lo Skating e poi, in caso di
aggiudicazione, per un tot di anni vanno avanti le pere, perché le tre Società
di rotellistica litigano per gli spazi e bisogna accontentare tutti.
E, in più, ogni volta che c’è una gara,
bisogna anche tirargli a lucido l’impianto, se no si lamentano ancora se c’è
una doccia che perde o gli Arbitri trovano una carta per terra.
Ipotesi numero due: partecipano tutti; Engas, Amatori, Pro Vercelli Femminile e Skating
(è ovvio che potrebbe partecipare anche chiunque da fuori: chiunque,
soprattutto la Federazione Hockey, tanto per non fare nomi).
A quel punto, chi vince vince e, se
vuole, dà lo spazio agli altri ed alle proprie condizioni: nessuno si potrebbe
lamentare, perché anche questa è “agonistica”.
E’ una gara.
Ipotesi numero tre: alcune tra le quattro Società potenzialmente interessate,
trovano un accordo su un progetto comune di gestione e costituiscono quella che,
in termini tecnici, si chiama “Ati” – Associazione temporanea tra Imprese.
Cioè dicono: partecipiamo uniti, poi gestiamo il Palazzetto secondo le idee
che abbiamo noi, anche in termini di qualità del servizio, di come debba essere
la rotellistica in questa realtà, trovando una reciproca compatibilità
economica.
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Come finirà?
Chi vivrà, vedrà.
Per adesso, comunque, si
può stare tranquilli: è tutto fermo.
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Ma, proprio perché è tutto fermo, i
Consiglieri Comunali del Gruppo “Voltiamo Pagina” interrogano il Sindaco Andrea Corsaro (che
forse – così sollecitato – potrebbe ricordarsi di avere, a suo tempo, nominato
un Assessore allo Sport).
Ecco l’interrogazione.
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Alla cortese attenzione del
Sindaco di Vercelli
Avv. Andrea Corsaro
e p.c.
Al Segretario Generale del Comune di Vercelli
Dott. Fausto Pavia
OGGETTO:
interrogazione scritta con risposta urgente
PREMESSO che,
relativamente all’impiantistica sportiva, il Comune affida in gestione a
società sportive cittadine n. 27 impianti sportivi, tra cui il palazzetto Pregnolato
di via Restano.
EVIDENZIATO
che,
nel Documento Unico di programmazione 2020/2022 appena approvato in Consiglio
Comunale viene riportato: la Città di Vercelli ha un grande patrimonio
sportivo e si auspica che questa grande risorsa cresca sempre di più. La
scherma e il trofeo Bertinetti, il Trofeo internazionale di tennis “Città di
Vercelli”, la manifestazione ciclistica “Vercelli che pedala”, il tiro a volo e
l'atletica, la ginnastica e lo skating, l'hockey e la pallavolo, il baseball,
il basket, le arti marziali e le altre discipline saranno tutte supportate con
attenzione dal Comune;
CONSIDERATO che, almeno,
due delle suddette discipline si svolgono al Pala Pregnolato (ex Pala Isola)
che ricopre dunque un ruolo chiave per lo sport cittadino;
RILEVATO
che,
sempre nel suddetto Documento Unico di programmazione è indicato che:
l'Amministrazione procederà ad attivare procedure ad evidenza pubblica
distinguendo tra impianti con rilevanza economica ed impianti privi di
rilevanza economica;
PRESO
ATTO che, l'affidamento del Palahockey alla società Skating
Vercelli, che ha gestito la struttura negli ultimi 13 anni, è scaduto in data
30 Aprile 2020, lasciando la struttura senza gestore;
VALUTATO che, l'inizio
della stagione sportiva di hockey 2020/2021 è ormai alle porte e che le
migliorie da apportare all'impianto per l'adeguamento alle norme per il
contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 richiederanno
tempo e investimenti economici;
CONSIDERATO ulteriormente
che, la predisposizione di una procedura ad evidenza pubblica ed il suo
espletamento, richiedono tempistiche piuttosto lunghe;
tutto
ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri Comunali interrogano
la S.V. per sapere:
-quale
sia l'intenzione dell'Amministrazione relativamente al palazzetto Pregnolato di
via Restano.