Problemi: e chi non ne ha?
Dicono che hanno avuto
problemi.
E si è visto: ne hanno ancora oggi, 8
gennaio, pur essendo passata l’Epifania, che tutte le feste porta via.
Loro, quelli di Iren Atena Asm, hanno preteso dagli organizzatori
della discesa della Befana in Piazza Cavour che strillassero al microfono: ringraziamo tanto Iren
Atena Asm.
E’ un mantra: tutte le Feste di Natale a ringraziare Atena Asm Iren. Non è stato possibile partecipare ad una - dicesi una - iniziativa pubblica di Natale senza sentire gli organizzatori ripetere fino a sgolarsi: grazie Atena Asm Iren.
Ma: ringraziamo di cosa?
Perché danno
due lire per il ballo a palchetto e poi lasciano la citta nella propria immondizia?
Ma andiamo con ordine.
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RACCOLTA CARTONI, SI GIOCA A RIMPIATTINO
Oggi, 8 gennaio, i commercianti
del Centro di Vercelli: Viale Rimembranza –
Corso Libertà e via affluenti si trovano la sorpresa.
Non passano a ritirare i cartoni.
Diligentemente conferiti nei luoghi
convenuti, li ritrovano lì.
Nessuno si stracci le vesti
all’indirizzo di incivili che vanno, semmai cercati
nei pressi del Ponte sulla Sesia.
Il problema è che qualcuno ha deciso di
cambiare giorno di raccolta, ma non ha avvisato i Commercianti.
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D’ADDESIO, BAGLIONE, PRENCIPE & COMPAGNI
CI LASCIANO CON L’IMMONDIZIA PER STRADA
Ma le Feste appena trascorse
sono state una vera e propria Caporetto per Atena
Asm, afflitta come sempre da una carenza cronica di Personale addetto al
ciclo della raccolta rifiuti.
Carenza che, nei mesi invernali (prendono
l’influenza anche gli Operatori) e nelle Festività (la gente consuma, finchè può,
di più e, quindi, produce più rifiuti) moltiplica i propri effetti negativi.
Questa volta, però, Angelo D’Addesio,
Daniele Baglione ed Antonio Prencipe, hanno forse voluto dimostrare di non
voler fare – come dire? – figli e figliastri.
L’immondizia in strada se la
trovano finalmente anche nei paesi limitrofi al Capoluogo, quelli
serviti dalle Imprese appaltatrici del Covevar.
Per esempio, nei comuni dove l’indifferenziata
è, di solito, conferita il sabato mattina.
E questa volta sono passati, invece, il 6
gennaio, lunedì: due giorni con i sacchi sul marciapiede. Come a Vercelli.
Tanto, chi se ne frega.
E’ forse bene ribadire che i Comuni dei
piccoli centri non ne possono niente.
Insieme a tutti gli altri della
provincia (tranne Vercelli e Borgosesia, che non partecipano all'appalto) sono aderenti al Covevar, il Consorzio
Obbligatorio, .
Che, a sua volta, per alcuni dei comuni
della pianura, affida il “servizio” ad Atena Asm.
Soprattutto, i piccoli Comuni non designano
nessun Consigliere di Amministrazione di Atena Asm.
Solo il Comune di Vercelli
mette lì tre persone a contare come il due
di picche a briscola, prendere un gettone e poi lasciare che Iren faccia un po’
come vuole.
Quando si dice “contare come il due di
picche” si fa non solo riferimento al rapporto tra maggioranza e minoranza nel
Capitale Sociale.
Si fa, tra l’altro ed anche, riferimento ai
poteri del Presidente del CdA di Atena Asm (nominato dal Comune, appunto Angelo D’Addesio) che, come
illustra il Certificato Camerale, ha il potere di proporre l’Ordine del Giorno alla riunione del
Consiglio e poco più.
Ma si veda l’allegato (al
termine dell’articolo in jpg), che è più chiaro di un riassunto.
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Sempre nel corso delle Festività appena trascorse, altra saturazione da plastica.
La gente ha conferito correttamente, ma i
cassonetti gialli sono, come sono sempre stati, in numero insufficiente e, poi,
se nemmeno passano a ritirare, è ovvio che si posi per terra o come si può.
Gli incivili – se ci sono - stanno
in Corso Palestro, non altrove.
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Vien fatto di domandarsi perché persone
per bene e con una professione nelle mani accettino, da un lato, di farsi
umiliare in questo modo, amministrando un’Azienda che non adempie
puntualmente nemmeno al contratto di raccolta rifiuti stipulato con il Comune di Vercelli.
Quello stesso Comune che li ha
nominati.
E, dall’altro lato, siccome il posto, infine, lo occupano e i soldi li prendono, perché sembra
piaccia a loro essere inevitabilmente additati per quello che sono: responsabili
dell’immondizia che ci teniamo per strada.
Non pare fuori luogo domandarsi per quale
ragione il Comune tergiversi ancora a trarre le uniche conclusioni che,
dopo una cronica situazione di servizi deludenti, sono plausibili.
Il contratto di raccolta rifiuti con Atena
Asm rivela che uno dei contraenti è nella sistematica difficoltà di
adempiere.
Ciò che non si comprende è per quale
ragione, invece di mettere in mora l’inadempiente, dichiarare risolto il contratto, cercarsi un nuovo Fornitore,
anche la nuova Amministrazione del Sindaco Andrea Corsaro pare abbia imparato
la strada dei salamelecchi.
Salamelecchi ad Atena Asm Iren perché danno due lire quando
scende la Befana?
Salamelecchi ad Atena Asm Iren perché inaugurano – l’11
dicembre scorso – la nuova facciata della Sede?
Capirai che evento: si inaugura una facciata.
Non uno stabile: no, la facciata dello stabile.
E tutti lì a fare salamelecchi.
Tutti lì a fare sorrisi ed
inchini e dire parole dolci?
Poi, quando si vedono i rifiuti
per strada, girarsi dall’altra parte?
Data la situazione, parrebbe forse più
opportuno tutelare la dignità dei cittadini di Vercelli, intimando il Fornitore
in cronica difficoltà ad adempiere.
Una domanda, poi, non pare
superflua.
Daniele Baglione è un ottimo Sindaco a Gattinara.
Se a Gattinara si trovasse un servizio
raccolta rifiuti come quello inflitto ai cittadini di Vercelli, prenderebbe il
Fornitore a scarpate nel fondoschiena finchè ci fosse anche una sola carta per
terra.
Perché, invece, qui a Vercelli pare tollerare
l’umiliazione sistematica dei cittadini?
L’immondizia per strada che non è tollerata
a Gattinara, invece a Vercelli è considerata come una cosa paradossalmente
normale?
Forse perché il primo a fare i pubblici salamelecchi
ad Iren è il Sindaco della città?
Forse perché il neofita Presidente di Asm, è lì da tre mesi e già pare
pervaso dal sacro fuoco: dobbiamo fare gli utili?
Cioè: se Asm incamera i soldi per il
servizio nettezza urbana, poi non assume le sei persone che mancano, è chiaro
che ha i ricavi e non i costi; e a fare gli utili così sono buoni tutti.
Si fanno così gli utili?
Ma poi, quando si dice
“dobbiamo” fare gli utili: dobbiamo chi?
Il Comune, che prende i soldi della Tari e
poi non prende a scarpate Atena Asm?
Si fanno gli utili non dando il
servizio ai cittadini?
Si fanno gli utili per darne – inoltre – il
60 per cento ad Iren e solo il 40 per cento al Comune?
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PALLET: CHI CI CREDE ALLA TRASPARENZA DI ASM?
Poi i pensieri corrono, quasi a suggerire
altri approfondimenti.
Cambiamo per un momento argomento.
La Giunta di Andrea Corsaro ha
entusiasticamente dato il via libera ad Iren per realizzare l’impianto di
produzione dei pallet, tritando legno di scarto.
Un impianto complesso, un procedimento di
lavorazione, un ciclo produttivo (legno di scarto – trucioli – trucioli incollati
con colle a rischio per la saluti – finalmente pallet pressati e incollati) che
richiede capacità di gestione elevate.
Trasparenza massima nei controlli.
Ad esempio, i controlli dei fumi che escono
dai camini, durante il processo di lavorazione.
E’ dal controllo dei fumi che si rileva,
tempo per tempo, l’eventuale emissione in atmosfera di princìpi attivi dannosi,
a partire dalla presenza di formaldeide.
Atena Asm ha già detto che il monitoraggio
dei fumi non sarà (si ripete non sarà) h24, ma soltanto “a campione”.
Vogliamo credere che Atena Asm sia il tipo
di azienda che assicura la massima trasparenza, per i controlli “a campione”?
Il Comune si fida?
O pensa all’utile (peraltro, solo presunto)?.
Ma sui pallet si avrà modo di
tornare presto.