TRIPPA PER I GATTI / 534 - Altri 4 mila metri quadri commerciali vicino alla Nuova Coop alla Ex Montefibre? - Pino ci prova, Mario resta muto, ma gli invitati non abboccano
Breve resoconto della riunione tenutasi giovedì 15 marzo, ore 15 -
Da un lato – si potrebbe dire – se la sono cercata.
Perché?
Perché è proprio il loro “ex”, Supernando, che da tempo regge la coda di questa Amministrazione.
E si è dato da fare con mani e con
piedi per ottenere la conferma del candidato Sindaco del (di uno dei)
Centrosinistra, Maura Forte.
Dopo essersi lautamente alimentato al loro desco– dei commercianti
vercellesi – per alcuni decenni, ora Zio Fernando lavora – e sodo – per tenere
su e, possibilmente, vedere confermata proprio l’Amministrazione che, ad ogni
occasione propizia, rifila ( urbanisticamente parlando ) lamate esiziali al
Terziario di prossimità e non solo.
Ma andiamo con ordine.
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Dunque, bisogna sapere che giovedì
scorso, 14 marzo, primo pomeriggio, nella Sala cosiddetta dei Capigruppo (vicina
all’Ufficio di Carlo Fizzotti, la
versione per il segmento A, di Roberto Bergandi) al
piano nobile di Palazzo Civico, sono convocati i rappresentanti delle Categorie commerciali, Ascom e Confesercenti.
L’occasione è solenne.
C’è l’Assessore al Commercio Mario Cometti.
Che fa scena muta, ma è lì.
Scena Muta, tranne qualche parola
imbarazzata iniziale del tipo: dovremmo valutare… nuove prospettive e via
discorrendo.
Non si azzarda ad entrare nel merito,
forse perché, se lo facesse in assenza (ancora) di Pino
Scaramozzino,rischierebbe un bel
liscio e busso.
Da chi?
Se ne avesse il tempo, magari da Zia Maura, che, non potendo
fare tutto da sola, forse potrebbe anche incaricare dell’incombente lo spin doctor del crepuscolo.
Ma non divaghiamo.
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Finalmente, Pino si manifesta,
arrivando con quel lieve ritardo che volentieri si concede ai leaders.
Prende il posto di capotavola.
Dov’è il posto del capotavola? – si domandava
Enrico VIII – e si rispondeva: quello dove mi siedo io.
E infatti Mario si fa ancora più
piccolino (meno di corpo 8 non si può mettere) e si pone in disparte.
Come nella canzone di Georges
Brassens:
"Je me suis fait tout petit".
Il problema è semplice.
La proposta è diretta e chiara,
non senza avere prima dispiegato sul cristallo del tavolone tutte le carte,
planimetrie e via discorrendo.
Parla il leader.
E, quindi, Pino entra subito nel
merito.
Roba da allacciarsi le cinture.
Signori cari, qui bisogna che ampliamola superficie commerciale.
Vicino al nuovo Supermercato di Novacoop, in area ex Montefibre, vogliamo autorizzare altri 4 mila metri quadridi superficie commerciale.
Per avere un’idea di quanti siano 4 mila metri, basti pensare che il nuovo negozio di Beppe Nicolo e
Compagnioccuperà circa 6 mila metri quadri.
Quindi, quasi un’altra coop.
Pino parte dolce: ma no,
vedete, qui facciamo l’area movida di Vercelli.
E già il profumo di campagna elettorale
si fa presente agli astanti.
I quali, però, sono abbastanza scafati da sapere che dentro una superficie di 4 mila metri quadri
non si fa solo la movida, ma addirittura un happeningcome sull’Isola di Wight.
Quindi ci dev’essere qualcosa di “non detto”.
Pino, in effetti, concede: magari
ci potrebbero essere esercizi commerciali locali interessati.
Proprio perché alla riunione partecipano
rappresentanti dei commercianti, sanno benissimo che nessun loro iscrittoha rivolto un’istanza in
tal senso.
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Sicchè qualche presente incomincia a
dare segni di insofferenza.
Ma insomma – dicono – non vi verrà mica in mente di portare
qui players come Burger King, Rossopomodoro,
eventualmente un altro Mc Donald’s?!
Perché – si pongono il problema – già tutti
i nuovi insediamenti che sono arrivati nel periodo della vostra Giunta stanno
mettendo in ginocchio non solo i piccoli esercizi, ma ormai anche i
Supermercati.
Ora ci manca solo che mettiate in crisi anche quel comparto del commercio che tira ancora, la ristorazione.
E, soprattutto, la ristorazione popolare “democratica”, cioè le pizzerie.
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E qui, Pino getta la maschera e parla da politico.
Alla riunione non è presente il Sindaco,
forse perché, appunto, c’è già Pino e basta e avanza.
Ma insomma – sbotta – con la politica dei “no” non si va da nessuna parte.
Parla come un “sì Tav”, ma forse i
rappresentanti delle Categorie c’hanno azzeccato.
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Perché il sistema è ormai immaginabile.
Ci vuole poca fantasia, da quando Pino
è arrivato qui da Oleggio.
Il suo avvento in Comune – il suo
Assessore è il Sindaco – è stato come se un Tecnico bravo a costruire bombe
atomiche fosse entrato nello staff di Kim
Jong – un.
Come possono andare le cose?
Arriva uno che dice: voglio
venire a Vercelli.
Come fa ad arrivare a Vercelli?
In un prossimo articolo, alcune
suggestive ipotesi sulla fase di landing degli immobiliaristi francesi di Lione
che si stanno pappando 400 mila metri quadri di Area Industriale per altra
logistica.
Vedremo che è un percorso che potrebbe
essersi iniziato già nel 2017.
Dicesi 2017.
Ma non divaghiamo.
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Dunque, qualcuno si manifesta.
Poi, nel segreto più assoluto, si
prepara il percorso, come se fosse una fattispecie generale ed astratta.
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Quando “passa” la linea generale ed astratta, ecco che si manifestano, come in una parusìa, quelli che si
devono manifestare.
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Ma ormai i rappresentanti delle Categorie, giunti alla quarta
fetta, hanno ben capito come riconoscere la
polenta.
E, così, giovedì scorso hanno messo le mani avanti.
Dicendo: prima diteci chi
avete in mente che possa venire.
Poi noi, eventualmente, vediamo se e
come possono essere compatibili, conciliabili con il commercio locale e vi
diamo, in base a valutazioni di equilibrio territoriale, il nostro parere.
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Pino ci rimane male.
Forse – e diciamo forse, mica possiamo
essere nella loro testa – magari qualcuno aveva pensato cose del genere, un “sistema”
di relazioni che proviamo di seguito a riepilogare.
A questi diamo il contributo per organizzare, ogni anno, le loro feste, con le bestiole di campagna, oppure
con gli sportivi e gli street food.
Ed è chiaro(sono fantasie, difficile che qualcuno vi abbia davvero pensato)
che, se diamo il contributo alle Associazioni,poi i
Dirigenti delle Associazionidevono darci una mano quando vogliamo metterlo in quel posto ai
loro iscritti.
Sennò, cosa glielo diamo a fare il contributo?
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Per ora, però, zero a zero e palla al
centro.
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Mario è uscito, muto come v’era entrato, dalla riunione.
Pino sembrava assai contrariato.
Gli altri, forse, a domandarsi: adesso
che Zia Maura non ha la maggioranza in Consiglio Comunale, almeno ci chiamano
per un parere.
Se fosse confermata, con 22
Consiglieri su 32 a sostenerla, magari non si prenderebbero neppure il disturbo.