Adriano Brusco, Capogruppo M5S al Comune di Vercelli e a dx Eleonora de Fonseca Pimentel
Se,
complice forse la calura estiva, la dolcezza della contr’ ora nei merriggi
bicciolani e soprattutto la strizza di vedere come va a finire il Consiglio
Comunale del 28 luglio prossimo, la questione
Patriarca – costituzione di parte civile del Comune è puntigliosamente
messa sotto lo zerbino in senso bipartisan, il
Movimento 5 Stelle invece non demorde e fa sentire la propria voce
anche dalle ferie.
Una voce da Marina di Sibari.
Che la
Giunta sia inerte sull’argomento è più che ovvio: qualora alla Patriarca pungesse vaghezza
di stimolare le facoltà mnemoniche sugli anni di
Amministrazione dell’ Onesto Gabry, c’è chi scommette che ne
sortirebbero momenti adrenalinici.
Quanti bei
ricordi.
Leggi
anche:
http://www.vercellioggi.it/dett_news.asp?titolo=TRIPPA_PER_I_GATTI_/_367_-_Ma_con_che_cuore_&id=68468&id_localita=2
Le
opposizioni: SiAmoVercelli ha due imputati nello stesso processo della Patriarca, figuriamoci
se chiede la costituzione di parte civile.
Anzi, alla Patriarca il Comune sta già pagando (anticipando) le spese
legali.
Per onorare la parcella dell’Avv. Massimo Mussato ( i rituali 9 mila euro
oltre spese ) che difende anche gli altri due imputati, l’ex Vice Sindaco Alberto Perfumo ed il Capogruppo Bobo Zanoni.
I quali – non vi è da dubitarne – onoreranno a loro volta e di tasca una
parcella almeno analoga a quella anticipata dal Comune per la propria
Dirigente.
Perché in queste cose non può funzionare come per la solidarietà del
caffè: non ci può essere, come il ‘caffè
sospeso’, la ‘parcella sospesa’, e ciò nelle denegata ipotesi che
una siffatta modalità di inventarsi una sorta di ‘parcella
sharing’ fosse venuta in mente a qualche bello spirito.
Non si può
saltare in tre sulla stessa notula.
L’opposizione (lo diciamo e ridiamo) di VercelliAmica
(Demaria, Randazzo, Pasquino) non ha
novità.
Mesi fa Maurizio Randazzo, disse di avere bisogno di tempo per farsi
un’idea e soprattutto di vedere le carte.
Le avrà viste?
Boh.
Forse
dubitano che semmai dovessero chiedere alla Giunta di adempiere, di
costituirsi, potrebbero perdere del tutto le
speranze di essere accolti, entrando in Consiglio, da un sorriso del Dott. Pomp.
E l’ eventualità di stare tutta una tornata consiliare ad un metro di
distanza dall’occhio severo, da sopracciglio inarcato, dal labbro volto
all’ingiù come a culo di pollo, del Dottore Magistrale, deve apparire come una
sanzione assai grave ed in definitiva insopportabile.
Meglio
dunque, sulla Patriarca, abbozzare ancora.
Ma non
diversamente il gruppo di Forza (e ridiamo) Italia: perché – potrebbero
pensare – se Liliana Patriarca dovesse prendere cappello e decidere di fare un
po’ di chiacchierate qua e là sugli ultimi dieci anni della sua esperienza
comunale, ci sarebbe gloria per tutti.
Quanto alla
maggioranza.
Dal Pd,
ovviamente, nessuna ostilità anzi atteggiamento di solidarietà fraterna.
In fondo, è la sorella.
Sorella – come abbiamo visto – di Lorenza
Patriarca, eletta in Consiglio Comunale a Torino nella recente
tornata amministrativa.
Di fede
renziana ed osservanza fassiniana, Lorenza resta una superstite ed insieme una
icona del renzismo subalpino e bisogna dunque tesaurizzarla.
E con lei il parentado.
Dunque da parte del Pd non se ne parla.
Quanto a
Cambia (e ridiamo) Vercelli non se ne parla di nuovo.
Perché
abbiamo visto che ormai lì comanda – detta la linea - la Mamma.
La Mamma di Daniela Denaro, la
Signora Rosaria Vinci Vedova Denaro Suocera
Vercellone.
E la Mamma non ha piacere che si parli di queste cose a proposito della
Capufficio della figliola.
E chi è la Capufficio della figliola?
Proprio lei, Liliana Patriarca.
Che diamine.
***
Eleonora de Fonseca Pimentel
Resta dunque il solo Adriano Brusco,
Candidato Sindaco del Movimento 5 Stelle che dice chiaro e tondo: Signori cari,
qui si impone il provvedimento.
E – pur essendo ancora in ferie – si ripropone, al rientro, di presentare
una mozione o un ordine del giorno sull’argomento.
Proprio a tal uopo oggi il Consigliere – sia pur dalla natia Calabria –
pare abbia cercato il Segretario Generale del Comune, Fausto Pavia, per avere lumi.
Speranza destinata a rimanere frustrata in quanto il Dirigente pare sia
impegnato nel ‘Nucleo di valutazione’.
Il pool di esperti che valuta, appunto, l’operato dei Dirigenti in vista
dell’attribuzione dei premi.
Come valuteranno i valutatori l’operato della stessa Patriarca? E quello
di Simona Maria Anglesio? E di Silvano Ardizzone?
Si vedrà.
***
Ma non anticipiamo i tempi.
Anche se tutto lascia credere che l’ordine del giorno o la mozione
preparata da Brusco sarà respinta perché senza la Patriarca il Comune – dicono
– si ferma.
Meminisse iuvabit, gioverà ricordarsene, siccome concludeva Eleonora de Fonseca Pimentel salendo al
patibolo.
(Lett.: Forsan et haec olim meminisse iuvabit ) .
Gioverà
ricordarsene quando si tornerà alle urne.
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