Il Teatro Civico di Vercelli, 5 minuti prima dell’inizio della rappresentazione di Cenerentola, oggi 25 gennaio 2015
Da giorni si rincorrevano le voci e le polemiche.
Così siamo andati a vedere direttamente.
Ed, effettivamente, oggi l’unica Cenerentola che abbia avuto un gran pubblico è stato il Dottor Stefano Luparia, Presidente della benemerita Associazione “Il valore di un sorriso”.
Il sodalizio da oltre 10 anni organizza a gennaio una manifestazione benefica, protagoniste le scuole di danza cittadine e non
Guarda anche:
http://www.vercellioggi.it/dett_news.asp?titolo=DANZANDO_&id=60631&id_localita=2
per raccogliere fondi destinati all’aiuto delle popolazioni infantili della Tanzania.
Gli anni scorsi era ospitata al Teatro Civico di Vercelli, sempre gremito in ogni ordine di posti.
Anche quest’anno Luparia, con il solito ampio anticipo (agosto, settembre o giù di lì) si rivolge all’Ufficio Cultura del Comune per presentare domanda al fine di vedersi concedere l’uso del Teatro.
Ma si figuri – è la risposta – ma certo, naturalmente. Complimenti sempre per la vostra bella iniziativa.
E lui con i suoi Collaboratori, via ad organizzare tutto per il meglio, sicchè a dicembre era già previsto il solito pienone.
Quando, sul più bello, la doccia fredda: guardi, Dottor Luparia – gli dicono da Palazzo Civico - ci sarebbe un piccolo problemino.
Luparia: ah sì, di cosa si tratta?
Ufficio Cultura: si tratta del fatto che quest’anno sono arrivati qui gli epigoni del Piccolo Teatro di Milano, i fenomeni del Contato del Canavese, che già stanno facendo meraviglie – tra l’altro – per la Pro Loco di Borgosesia.
L.: ah… E allora? (non ha detto proprio qualcosa come ‘e chi se ne frega’, ma poco ci è mancato).
U.C.: sicchè non le possiamo più dare il Teatro, perché gli epifenomeni (sintesi non autorizzata tra ‘epigoni’ e ‘fenomeni’) per quel giorno hanno previsto di proporre una vera chicca, che il pubblico vercellese non mancherà di onorare con una presenza – a dir poco – oceanica.
L.: (boccheggiando) ma come, una presenza oceanica per uno spettacolo pomeridiano?
U.C.: anzi, si figuri… Per la sera precedente (24 gennaio) hanno previto lo spettacolo serale. E si immaginano che la gente accorrerà così numerosa che non riusciranno ad accontentare tutti; sarà perciò necessario lo spettacolo pomeridiano il giorno dopo.
Luparia non osa replicare, guardando alla propria indegna minorità di fronte – putacaso – ad una rilettura di “Le Corsaire”, oppure di “Giselle”.
Indegna minorità appena mitigata quando dall’ Ufficio Cultura gli dicono: Caro Luparia, in cartellone c’è “Cenerentola”.
Sicchè, da lì in poi, il Luparia ha dovuto giustificare al numeroso pubblico affezionato che si sarebbe trovata un’altra location.
Trovata fortunatamente al Teatro Barbieri, che però è piccolo.
E che oggi era gremito.
Mentre il Civico era semivuoto.
Un flop paragonabile solo a quello di Capodanno per la rappresentazione de “Lo Schiaccianoci”, che è stata addirittura annullata.
Insomma, nemmeno agli epifenomeni tanto celebrati dalla propaganda di Palazzo Civico tutte le ciambelle riescono col buco.
E pazienza se il volontariato cittadino deve sloggiare per lasciare sedie (poltrone e poltronissime) vuote al Contato.
Niente pubblico, niente contante, il Contato non sarà contento.
Ed è scontento anche Luparia, trattato come una Cenerentola.
Sull’argomento fiera battaglia si annuncia da parte delle Opposizioni.
Enrico Demaria è formale: siamo sconcertati. Sull’argomento abbiamo già pronta un’interrogazione.
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