Arturo Fontanella e Umberto Bossi mutante
Mancava da qualche tempo alla tavola di “Trippa per i gatti” il Vice Segretario provinciale della Lega Nord, Arturo Fontanella.Vi ritorna da ospite d’onore, dopo essere riuscito in una impresa di intelligence da fare invidia a qualsiasi 007.
Ecco i fatti.
Domenica scorsa, 25 novembre, primo turno delle Primarie del Pd.
Ad Arborio è un giorno come gli altri, tranquillo. Nulla lascerebbe pensare che la liturgia post comunista potesse essere in qualche modo turbata nel pacifico fluire ai seggi degli elettori del Centrosinistra.
Ma Arturo doveva avere meditato questa impresa da tempo, calcolandone ogni passaggio e forse prevedendo, in caso di contrattempi, anche piani alternativi, per non mancare comunque l’obbiettivo.
Obbiettivo ambizioso: bucare la cortina di ferro e depositare nell’urna democratica la voce della Lega Nord per l’Indipendenza della Padania 2.0. Uno scampolo di pensiero magari rappresentativo nientemeno che del Capo. Capo incontrastato e riconosciuto di Controcorrente, il movimento poujadista che si è impadronito della Valsesia e giù anche fino alla Baraggia.
Un colpo da maestro, proprio mentre i comunicati ufficiali del Pd evidenziano con qualche soddisfazione che si registrano voti alle primarie, appunto anche in Valsesia. Quasi a dire che, pure “in partisbus infidelium” qualche nucleo di resistenza non violenta incomincia a svilupparsi e persino a manifestarsi e poi forse un domani – chissà –anche a fare politica, dopo gli anni di contemplazione delle uniche reliquie rosse sopravvissute, i califfi di barbera o, per i miglioristi, i bloody Mary.
E invece arriva la sorpesa: se è vero che qualche cosa di rosso ritorna nella verde Valle, ecco che qualcosa di verde si infila nella rossa giornata progressista delle primarie.
Il colpaccio: Arturo Fontanella va al seggio, si presenta, si iscrive e…. Gol. Riesce a votare.
Si dice per Matteo Renzi.
E' vietato, però, chiamarlo compagno