Monica Cerutti

Anche la Regione Piemonte ha inserito nel proprio piano delle partecipate l’alienazione di una parte delle quote di Sagat , che sono attualmente in capo a Finpiemonte Partecipazioni SpA. Purtroppo si tratta di una mera operazione contabile, volta a far cassa, in linea con un piano che non evidenzia politiche industriali volte a rilanciare l’economia della nostra Regione. Constatiamo a questo proposito che l’impegno dell’assessore Cirio, almeno nelle dichiarazioni, a inseguire le criticità legate alla soppressione delle rotte internazionali di Alitalia, ai tagli della frequenza dei voli nazionali di Meridiana e all’annunciata scure delle tratte Ryanair, non risulta sufficiente. Sarebbe necessario anche in questo caso elaborare un piano industriale, conivolgendo le altre amministrazioni pubbliche, Comune e Provincia di Torino, oltre ai soci privati, in modo da rilanciare l’aeroporto Sandro Pertini, in relazione al sostegno alle altre attività economiche, a partire da quelle turistiche. Non avendo un piano condiviso il rischio è che si possano utilizzare risorse pubbliche per incentivare l’uno o l’altro vettore, senza una reale ricaduta. Abbiamo a questo proposito presentato un’interrogazione urgente in Consiglio regionale, per richiedere quali siano le risorse regionali finora utilizzate e con quali linee di indirizzo, perché crediamo non si possa assistere al declino dello scalo torinese senza porre in atto tuttele azioni necessarie volte al suo rilancio.
Monica Cerutti, Sinistra Ecologia Libertà