Nell’espletamento
di controlli volti alla prevenzione degli illeciti sversamenti nel Lago d’Orta,
Militari
delle Stazioni Carabinieri Forestale di Gozzano e Nebbiuno, il
giorno 3 scorso hanno effettuato il sequestro preventivo di una ditta nel comune di San
Maurizio d’Opaglio (No).
Il
sequestro segue quello effettuato il 28 scorso, contro un’altra ditta, sempre
di S. Maurizio d’Opaglio, anch’essa priva di ogni autorizzazione ambientale.
Anche
quest’ultima ditta era preposta alle attività di pulitura metalli ed, al controllo dei
militari, è risultata del tutto priva di autorizzazioni ambientali, sia alla
gestione dei rifiuti, sia alle emissioni gassose in atmosfera.
In
conseguenza a ciò, i Militari hanno proceduto ad interrompere l’attività
dell’azienda, sottoponendola ad un provvedimento di sequestro
preventivo d’iniziativa. Il sequestro è stato convalidato dal G.I.P. di Novara
nei giorni scorsi.
Il
rappresentante legale della ditta, un cittadino italiano residente in
provincia, è stato denunciato per esercizio dell’attività in assenza
dell’autorizzazione all’immissione di fumi in atmosfera ed illecita gestione di
rifiuti.
A seguito
dei numerosi sversamenti illeciti di rifiuti a lago, registrati negli anni
scorsi ed ancora sino a questa primavera, i Carabinieri
hanno avviato una fitta campagna di controlli presso le aziende del settore
presenti sul territorio provinciale. Da inizio anno sono stati circa
venti i controlli effettuati.
I
Carabinieri Forestale, già quest’anno, hanno sequestrato tre aziende, inclusa quella
di oggi. Il numero totale, negli ultimi due anni, sale a otto ditte, risultate
tutte prive delle necessarie autorizzazioni ambientali o, comunque, operanti in
violazioni ad esse.
I
controlli hanno uno scopo preventivo, al fine di far cessare definitivamente ogni
illecito sversamento a lago. È, infatti, evidente che, se l’azienda non opera
con le dovute autorizzazioni ambientali, non può smaltire lecitamente i rifiuti
prodotti. Inoltre, l’assenza di autorizzazione impedisce agli organi
tecnico/amministrativi di effettuare le verifiche periodiche di salubrità e
regolarità, degli impianti e delle produzioni.
L’attività
di controllo proseguirà, anche a garanzia delle tante aziende del settore, la
maggioranza, che sono costrette a dover fronteggiare costi maggiori e la
conseguente concorrenza sleale degli operatori che operano nell’illegalità.