Bene ha fatto il Sindaco di Santhià, Angelo Cappuccio, ad adottare un’Ordinanza per imporre limiti alla nuove aperture di sale da gioco e cercare di regolamentare l’attività di quelle esistenti. Mi auguro che il Tar, che ha sospeso l’Ordinanza, possa rivedere la propria decisione e riconoscere la piena legittimità dell’iniziativa dell’amministrazione comunale.
Siamo di fronte a un nuovo e preoccupante fenomeno sociale, quello delle ludopatie, che sono in costante aumento e che comportano gravi rischi per la salute degli utenti, in particolare quelli più giovani, senza dimenticare che i giochi d’azzardo stanno impoverendo un numero sempre maggiore di famiglie.
Pertanto, i Comuni non possono limitarsi a stare a guardare di fronte al proliferare di sale con videopoker e slot-machine anche nei centri storici e perfino nelle vicinanze di scuole oratori e altri luoghi sensibili.
Nell’aprile del 2008 ho presentato il progetto di legge “Disposizioni per la cura e la
prevenzione delle dipendenze comportamentali e del gioco d'azzardo patologico”. In Consiglio regionale del Piemonte è stata presentata un’iniziativa di legge per dettare una regolamentazione al fenomeno, e mi auguro possa trovare un ampio e trasversale sostegno: come per l’alcol e il fumo anche il gioco d’azzardo deve avere una cornice normativa che ne contrasti gli effetti negativi. E’una battaglia di civiltà.
Sarò presente al convegno “Giocare o ‘essere giocati’?”, promosso dal Comune di Santhià il2 febbraio.
On. Luigi Bobba
Vice Presidente Commissione Lavoro
Camera dei Deputati
Parlamentare Pd
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