Sarà inaugurato sabato 6 aprile alle ore 10 in Sala
consigliare il Centro Antiviolenza che avrà
sede a Santhià, a poca distanza dal Municipio, in locali fronte strada,
raggiungibili anche con accesso riservato.
Il progetto per la realizzazione di uno specifico Centro
Antiviolenza nell’Ovest e Sud vercellese, fortemente voluto da Angelo
Cappuccio, Presidente del CISAS (Consorzio intercomunale socio
assistenziale) e sindaco di Santhià, ha riscosso l’attenzione della Regione che ha premiato il
territorio santhiatese con il riconoscimento di un Centro Antiviolenza e con un
sovvenzionamento per la sua attivazione.
L’Assessora Monica Cerutti, che da tempo sollecitava i
territori a dotarsi di questo specifico servizio di difesa delle donne dalle
violenze di genere, ha accolto con favore la proposta progettuale
di sviluppare un Centro Antiviolenza a Santhià e sarà presente
all’inaugurazione di sabato.
Fra i numerosi ospiti, in Sala consigliare, anche Lucia Annibali,
protagonista purtroppo, qualche anno fa, di vicende drammatiche di violenza che
tutti ricordiamo.
Il Centro è frutto di una partnership tra il Consorzio CISAS di Santhià e il Comune
di Santhià e il Consorzio CASA di
Gattinara.
Parallelamente è sorto un gruppo tecnico,
presieduto dal Direttore del CISAS, che programmerà nel dettaglio tempi e modi
di intervento dell’equipe composta da assistenti sociali, educatori, sociologi,
psicologi, avvocati, tutti appositamente formati e abilitati secondo gli
standard della Regione Piemonte. Il Coordinamento del Centro Antiviolenza sarà
in capo ad una assistente sociale specialista del CISAS, con specifica
formazione sui rapporti di genere.
Tra le peculiarità del Centro Antiviolenza di Santhià, si
segnalano la
reperibilità 24 ore su 24, festivi inclusi, di un assistente sociale
sul territorio, l’attenzione centrale alla formazione e aggiornamento del
Personale e dei Volontari, il confronto con altri Centri Antiviolenza gemellati
e con il mondo universitario. A ciò si aggiunga l’attenzione ad interventi educativi
nelle scuole medie e superiori, già realizzati da molti anni dagli
Educatori CISAS, oltre ad un nuovo e particolare servizio rivolto agli
“offenders” (gli uomini che hanno realizzato azioni violente nei confronti
delle donne) per coinvolgerli in percorsi rieducativi.
Questo spirito deriva dagli indirizzi del Presidente del CdA e
dal Consiglio di Amministrazione stesso e ha impegnato l’azione del
Dirigente e dell’Equipe del Cisas, orientati ad una attenta analisi dei bisogni
sociali del territorio, ad un’apertura costante al rinnovamento
organizzativo-professionale, ad una intensa collaborazione con il Consorzio
CASA di Gattinara, ad una stretta
sinergia con le Forze dell’Ordine, la Magistratura e l’ASL, ad una integrazione
con la rete dei CAV della Regione Piemonte e con il Coordinamento Regionale
garantito dal Settore “Politiche per le Famiglie, Minori e Giovani, Sostegno
alle situazioni di Fragilità Sociale”, a
contatti partecipativi con il mondo della ricerca universitaria, ma soprattutto
ad una costante garanzia di sostegno alle donne in difficoltà.