
Il calore di una giornata tipicamente estiva e i colori
delle tante infiorescenze che danno il benvenuto ai visitatori a Ponzano hanno
contraddistinto la giornata di domenica scorsa, 28 giugno, nel paese monferrino
dove si è tenuto il primo evento dell’era post-lock down con diversi momenti
dedicati al paesaggio e all’accoglienza fiorita. All’ombra degli alberi che
contornano il palazzo municipale di piazza Marconi, dinanzi una platea
opportunamente distanziata, il sindaco Paolo Lavagno, dopo un primo momento di
silenzio in memoria delle vittime del Covid-19, ha salutato i presenti
ricordando i tanti elementi che hanno composto il ricco programma della
giornata: il sesto compleanno Unesco, la denominazione di “giardino diffuso” attribuita al
paese e il battesimo della grande struttura fiorita chiamata “la Ballerina
del Monferrato”. A spegnere simbolicamente le candeline UNESCO era
presente il direttore dell’Associazione Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e
Monferrato Roberto
Cerrato il quale, dopo essersi definito molto affezionato alla
componente sei del sito (Il Monferrato degli Infernot), ha ricordato,
accennando a nuovi progetti di comunicazione e di rete con l’altro sito Unesco
che riguarda il Monferrato (i Sacri Monti), come “il compleanno porti un momento di riflessione,
ad esempio sul fatto che nelle grandi città come Torino e Milano ci fossero
persone che ancora non conoscessero
questo territorio”. A fargli eco Corrado Calvo, presidente della
Fondazione Ecomuseo della Pietra da Cantoni, che ha evidenziato come “Ponzano sia il
luogo del giardino diffuso” e come l’Ecomuseo diventi sempre più una
sede di progetti per il territorio. In rappresentanza di Asproflor Sergio Ferraro
ha ricordato il ruolo dei fiori anche negli altri paesi europei e ha invitato
il territorio a creare in ogni comune un’installazione come La Ballerina del
Monferrato per distinguersi grazie a “italianità e fantasia” e per creare un
circuito turistico. Del marchio “Qualità dell’Ambiente di Vita” conseguito nel
2019 da Ponzano Monferrato (uno dei soli 47 comuni italiani) ha illustrato i
dettagli Luca
Zanellati di Asproflor ricordando che “il Comune Fiorito è un obiettivo ma resta
la base per un percorso da veder durare nel tempo”.
“Un fiore non è fatto solo per accogliere ma anche per chi
il territorio lo abita”, ha precisato Grillante proponendo al team
ponzanese lo studio di un albero della vita a far compagnia alla ballerina e
per fornire il senso della rinascita dopo quanto accaduto in questi ultimi
mesi.
Armonia nel paesaggio ma anche armonia da vivere passo dopo passo: a fornire un
omaggio alla danza intorno alla “Ballerina” sono state Ena Naranjo, un volto noto del
perfezionamento nella danza in tutto il Monferrato (e sullo scenario
internazionale), e la giovane Marta Cavallo, allieva della Naranjo
e giunta da Cunero per dare il benvenuto all’insegna della “nobile arte” alla
beniamina fiorita, alta oltre due metri.
Numerosi i visitatori arrivati nel pomeriggio da tutto il
Piemonte per ammirare, oltre alla ballerina, le panchine colorate,
gli angoli fioriti e i colori e panorami mozzafiato dei giardini storici aperti
al pubblico: Al
Sagittario, Castello Cavallero e Il Cedro a Ponzano e il Castello di Salabue.
“L’esperienza ha funzionato – spiega il sindaco
Paolo
Lavagno - evitando ogni tipo di assembramento grazie alle visite
guidate svolte per gruppi ristretti e all’info-point posizionato in piazza
Marconi che ha accolto i visitatori
fornendo indicazioni circa i tempi di attesa per evitare code. Per la giornata
e per tutto l’impegno nell’infiorire il paese un grande grazie va ai volontari
fra cittadini e membri della Pro Loco e del Circolo Ancol, che si occupano
senza sosta della cura del loro paese, agli operatori impegnati nella
realizzazione dei tour guidati e alle famiglie delle dimore storiche per la
loro disponibilità”.
Redazione di Vercelli