Emanuela Quirci, Sindaco di Motta dei Conti

Con
l’impostazione dei bilanci di previsione è emersa, in tutta la sua gravità, la norma contenuta
nella legge di stabilità che prevede il pareggio di bilancio per tutti gli enti
locali. “Prima di questa norma” spiega il sindaco Emanuela Quirci “I Comuni sotto i mille abitanti erano
esclusi dal patto di stabilità. Con il pareggio di bilancio, di fatto, è stato
introdotto una sorta di patto di stabilità anche per i piccoli comuni,
determinando enormi difficoltà per effettuare qualsiasi tipo di investimento..ma
non solo….non permettendo di utilizzare l'avanzo di amministrazione, tale
normativa impedisce ai piccoli centri di garantire i servizi alle comunità.
Oltre a questo aggiungiamo i continui tagli da parte dello Stato e i minori
gettiti derivanti dall’abolizione della Tasi e dell’Imu sui terreni agricoli.
Il risultato è una situazione veramente complicata. Per fortuna il Comune di
Motta, grazie anche alla rinuncia totale dell’indennità da parte della Giunta
Comunale (che permette un risparmio di circa 18.000 Euro all’anno) riuscirà a
pareggiare il bilancio, a differenza di molti piccoli enti in Italia che
rischiano il dissesto. Nonostante le enormi difficoltà, siamo riusciti a
mantenere quasi tutti i servizi che davamo alla popolazione, tra cui i servizi
alle scuole (doposcuola, prescuola), il costo del buono pasto ridotto a 2 € e i
passaggi aggiuntivi di raccolta del verde. Siamo riusciti a organizzare la
festa storica di San Giovanni. Abbiamo introdotto e mantenuto il servizio di
prelievi ematici gratuito a domicilio, rivolto a tutta la popolazione.
Purtroppo, siamo stati costretti, nostro malgrado, a tagliare il costo dei
trasporti con l’ambulanza presso le strutture sanitarie. Si trattava di un
servizio “fuori controllo”. Soltanto a consuntivo si poteva quantificare
effettivamente la cifra che il comune andava a spendere…si parla di decine di
migliaia di Euro all’anno che, od oggi, non siamo più in grado di inserire
nelle previsioni di spesa (causa pareggio di bilancio). Ricordo che questo
servizio gratuito è nato con la filosofia di aiutare agli anziani soli, senza
familiari che potessero accompagnarli e, sicuramente, con un reddito basso. Non
essendo mai stato approvato un regolamento preciso, fino al momento in cui
siamo stati in grado di poterlo pagare per tutti l’abbiamo fatto, in quanto
sono convita che i cittadini che pagano le tasse, giustamente, hanno diritto ad
ottenere i servizi. Ma lo Stato sta distruggendo questo principio fondamentale,
mettendo i Sindaci nelle condizioni di dover tagliare costi e servizi”.
Tornando alle ambulanze, la convenzione comunale
per tariffe agevolate di trasporto, rimane. Il pagamento è a carico dell’utente.
Si cercherà, tuttavia, in futuro, di andare incontro, con un regolamento
preciso, alle persone che effettivamente ne avessero una reale e provata
necessità.
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