
Promuovere la cultura della legalità, del rispetto e della
parità contro discriminazioni e violenze; prevenire i comportamenti a rischio e
i fenomeni di bullismo e cyberbullismo attraverso, ad esempio, corsi di
formazione e incontri nelle scuole tenuti da esperti delle forze dell’ordine;
favorire il benessere scolastico e l’adozione di pratiche di ricomposizione del
conflitto. Sono
alcuni degli obiettivi del protocollo
d’intesa per la realizzazione di azioni comuni per la
prevenzione di comportamenti a rischio e
la lotta ai bullismi tra l’Ufficio
Scolastico Regionale per il Piemonte, la Regione Piemonte (assessorati
all’Istruzione, Pari opportunità, Politiche Sociali, Polizia locale, Sanità),
le Questure
di Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Torino, Verbano Cusio Ossola e Vercelli, il Comando Legione
Carabinieri “Piemonte e Valle d’Aosta”, il Compartimento
della Polizia Postale e delle Comunicazioni Piemonte e Valle d’Aosta,
il Corpo
della Polizia Municipale della Città di Torino e la Procura della
Repubblica presso il tribunale per i minorenni del Piemonte e Valle
d’Aosta. Il documento è stato presentato mercoledì 27 marzo durante il
seminario “Bullismo
e cyberbullismo. Le istituzioni si mettono in rete”, organizzato
dall’assessorato regionale alla Sanità.
Il protocollo d’intesa, che rinnova per il prossimo
triennio 2019-2021 il decennale impegno di tutti i soggetti istituzionali a
vario titolo coinvolti nel contrasto a questo fenomeno, tiene conto dei
cambiamenti normativi intervenuti con i provvedimenti legislativi nazionali, la
legge n. 71 del 29 maggio 2017, e regionali, la legge n. 2 del 5 febbraio 2018,
che prevede, tra le altre cose, azioni di promozione dell’uso corretto e
consapevole della rete Internet e dei social network.
Con il rinnovo del protocollo i firmatari intendono
proseguire nella promozione di attività di sensibilizzazione nelle scuole
piemontesi sulle tematiche delle prevaricazioni e dei bullismi, attività che
nel precedente triennio 2015-2018 hanno visto le forze dell’ordine impegnate in quasi 4 mila
interventi nelle scuole, coinvolgendo più di 160 mila studenti, oltre 3900 docenti e
8 mila genitori.