Il Sindaco Corgnati e l'Assessore Vercellotti

A partire dal 1° gennaio
2020 è diventata operativa la nuova misura di promozione dell'economia locale
introdotta dall'articolo 30-ter del decreto Crescita (Dl 34/2019 convertito
dalla legge 58/2019). Ed i Comuni fino a 20.000 abitanti ne saranno
protagonisti, dato che saranno chiamati a erogare direttamente i contributi ai
privati commisurati all'entità delle tasse locali pagate. Il Comune di Livorno
Ferraris si mette a disposizione, il
Sindaco Stefano Corgnati e l'assessore Giovanni Vercellotti sono fiduciosi che questa misura possa
aiutare il commercio livornese. "La nostra amministrazione -
sottolineano il primo cittadino e l'Assessore competente - ha tra i suoi
obiettivi quello di valorizzare il commercio locale, noi auspichiamo che
qualche famiglia, qualche giovane voglia provare l'esperienza di divenire
imprenditore commerciale, troverà in noi disponibilità e concreto aiuto. Un paese con un centro animato dai negozi è
più bello, più vivo, siamo consci delle difficoltà che specie nei piccoli
centri, i negozi di ogni genere si trovano ad affrontare. Ma proprio con queste
nuove misure si può iniziare a pensare ad una prima inversione di tendenza".
Ma procediamo con ordine e cerchiamo di capire come funziona il nuovo
meccanismo incentivante.
Beneficiari
Possono beneficiare dell'agevolazione gli esercenti che procedono
all'ampliamento di esercizi commerciali già esistenti o alla riapertura di
esercizi chiusi da almeno sei mesi, situati nei territori di Comuni con
popolazione fino a 20.000 abitanti. A essere interessati sono gli esercizi di
artigianato, turismo, fornitura di servizi destinati alla tutela ambientale,
alla fruizione di beni culturali e al tempo libero, nonchè di commercio al
dettaglio, compresa la somministrazione di alimenti e bevande tramite esercizi
di vicinato o medie strutture di vendita. A questo fine è necessario essere in
possesso delle abilitazioni e delle autorizzazioni richieste per lo svolgimento
delle attività. Per gli esercizi il cui ampliamento comporta la riapertura di
ingressi o di vetrine su strada pubblica chiusi da almeno sei mesi nell'anno
per cui è chiesta l'agevolazione, il contributo è concesso per la sola parte
relativa all'ampliamento medesimo. Restano invece escluse le attività di
compro-oro, le sale per scommesse o che detengono al loro interno apparecchi da
intrattenimento, sono escluse inoltre le aperture di nuove attività e le
riaperture, conseguenti a cessione di un'attività preesistente da parte del
medesimo soggetto che la esercitava in precedenza o, comunque, di un soggetto,
anche costituito in forma societaria, che sia a esso direttamente o
indirettamente riconducibile.
Ammontaredell'agevolazione
Si prevede l'erogazione di contributi nell'anno in cui avviene l'apertura o
l'ampliamento degli esercizi e per i tre successivi, parametrati all'ammontare
dei tributi locali dovuti dall'esercente e regolarmente pagati nell'anno
precedente a quello nel quale è presentata la richiesta di concessione. Vi
rientrano quindi l'Imu, la Tasi, l'occupazione di suolo pubblico, la tassa sui
rifiuti, l'imposta comunale sulla pubblicità e anche il canone patrimoniale che
debutterà nel 2021 e che assorbirà i tributi minori. Il contributo potrà
arrivare sino a coprire il 100% delle tasse locali corrisposte, fermo restando
la disponibilità dei fondi necessari.
Modalità della
presentazione delle richieste al Comune
Le richieste redatte su apposito modello e corredate di dichiarazione
sostitutiva di atto di notorietà, dovranno essere presentate direttamente al
Comune di riferimento, a pena di decadenza, dal 1° gennaio al 28 febbraio di
ogni anno, con riferimento ai tributi pagati nell'anno di imposta precedente, a
partire dal 2020. Il Comune è chiamato a effettuare i controlli in ordine al
possesso dei requisiti prescritti e a stabilire l'importo del contributo
spettante, previo riscontro del regolare avvio e mantenimento dell'attività. I
contributi sono concessi, nell'ordine di presentazione delle richieste, fino
all'esaurimento dei fondi assegnati. L'importo di ciascun contributo è
determinato in misura proporzionale al numero dei mesi di apertura
dell'esercizio nel quadriennio considerato, che non può comunque essere
inferiore a 6 mesi.
Assegnazione dei fondi
Il legislatore ha stanziato specifiche risorse per l'erogazione dei contributi
da parte dei comuni: 5 milioni di euro per il 2020, 10 milioni di euro per
l'anno 2021, 13 milioni di euro per l'anno 2022 e 20 milioni di euro annui a
decorrere dall'anno 2023. Con decreto ministeriale saranno attribuiti i fondi
ai Comuni, i quali dovranno iscrivere nel proprio bilancio un'apposita voce di
spesa destinata all'erogazione dei contributi alle attività interessate. I
contributi saranno erogati nei limiti delle risorse assegnate e, in caso di
insufficienza, saranno ripartite in base all'ordine di arrivo delle richieste,
in una sorta di «meccanismo a sportello». Fondamentale quindi per gli esercenti
sarà la tempestività nella presentazione delle istanze.
Le implicazioni operative
L'agevolazione è di immediata applicazione, in quanto il Dm previsto
dall'articolo 30-ter è funzionale unicamente a ripartire le risorse. Non
occorre che il Comune adotti uno specifico regolamento in proposito. Ciò che
invece gli enti sono chiamati a fare è:
a) fornire adeguata informazione e pubblicizzazione della possibilità di
ottenere le agevolazioni;
b) individuare il procedimento amministrativo da applicare. Se la
responsabilità del procedimento, infatti, viene posta dalla norma in capo al
responsabile dell'ufficio tributi, a essere coinvolti nel procedimento sono più
soggetti: l'ufficio Suap per le verifiche inerenti i requisiti tecnici, la
polizia municipale per eventuali controlli in loco, i concessionari esterni
nella gestione dei tributi locali che riscuotono le somme eccetera;
c) stanziare nell'entrata del bilancio il contributo ministeriale e la
corrispondente spesa necessaria al trasferimento alle imprese;
d) istruire la pratica e assegnare le risorse ai beneficiari;
e) liquidare e pagare i contributi;
f) presentare apposito rendiconto al ministero.
Il Comune di Livorno Ferraris mette a disposizione
l'Ufficio Relazioni con il Pubblico per un primo approccio, volto alla
conoscenza personale ed all'indirizzo verso gli uffici preposti. Si può andare
direttamente presso gli uffici comunali negli orari di apertura al pubblico,
chiamare lo 0161 477295 interno 6 oppure inviare una mail a:
segreteria1@comune.livornoferraris.vc.it