L'OMAGGIO DI SANTHIA' AL LUPO BIANCO - Nel giorno della premiazione (tardiva, causa Covid) di Carri e Gruppi mascherati dell'unica sfilata di Carnevale, la città non dimentica il grande benefattore di quei "giorni del silenzio"
La festa di ieri – sabato – è stata organizzata, in primo luogo, per premiare i partecipanti alla sfilata del Carnevale Storico.
Carlo Olmo, Alessandro Caprioglio, Fabrizio Pistono -
Lo accolgono con una sorpresa davvero
preziosa.
Ha un significato semplice e profondo, che Alessandro
Caprioglio spiega con efficacia e che riecheggia nel nostro filmato.
Un piccolo documento che volentieri offriamo ai
Lettori di Santhià e non solo: riprende anche integralmente l’intervento di Carlo
Olmo.
Racconta di quei giorni drammatici, quando il
“silenzio” tutto dominava.
La società del tumulto pareva riportata a forza in
quel “deserto” di cui parla Isaia e poi Giovanni il Battista.
Ma qui non si udiva nemmeno quella voce che “grida”.
Parlava, però, la voce del cuore: il tumulto
esiliato, il silenzio riempito dal palpito di cuori che pulsavano all’unisono per
ritrovare, infine, voce, in un suono: quello di note dell’Inno di Mameli.
Perché, se Cesare Pavese seppe dire a tutti
che “un paese ci vuole”, così è vero come si avvertisse davvero il bisogno di
qualcosa di unificante, un denominatore comune di identità impegnate a non
dissipare se stesse, anche quando questo vuol dire riscoprire l’ “altro” in una
relazione nuova.
Pensare all’ “altro” non con le categorie della
differenza, ma con quelle dell’ascolto, della condivisione, della fraternità.
Così la sorpresa di oggi, qui a Santhià, consiste proprio
nell’ offrire, quasi fosse la “sigla” di apertura di un pomeriggio di amicizia
e sentimenti forti, ma senza alcun cedimento ai sentimentalismi, la melodia
seducente di Simon & Garfunkel,“Sound of silence”.
Che accompagnò la prima occasione di incontro di un
gruppo di amici di Santhià con Carlo Olmo, tanti anni fa.
Quando il Lupo Bianco era “solo” un Avvocato con la
passione della musica, che si esibiva – correva l’anno 2001 – alla Stazione Idrometrica
di Santhià nel corso del meeting organizzato da Ornella Spagna.
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Oggi la Pro Loco, il Comitato del Carnevale storico,
assegna al Cavaliere un premio di particolare significato, soprattutto
culturale, non meno che identitario: il premio intitolato a Mario Pistono,
padre dell’attuale Presidente del benemerito sodalizio, Fabrizio.
Forse è persino qualcosa di paragonabile ad una
cittadinanza onoraria: è il conferimento non tanto di una medaglia da
appuntarsi sul petto all’altezza del cuore, ma l’apertura di cuori ad altri
cuori.
L’indimenticabile Mario Pistono fu padre non
soltanto di Fabrizio, ma del Carnevale Storico, delle rinate fortune della
Antica Società Fagiuolesca, fu promotore di arte e cultura.
Lui faceva tutto questo perché amava il bello, amava
la propria gente e la propria città: non avrebbe mai immaginato che, un giorno,
tutto questo si sarebbe chiamato “territorio”.
Ma è assai probabile che non ne sarebbe restato
impressionato più di tanto.
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La festa di ieri – sabato – è stata organizzata, in
primo luogo, per premiare i partecipanti alla sfilata del Carnevale Storico.
Riproponiamo il film di quell’unica sfilata – poi, l’interruzione
causa Covid - proprio qui.
Poi, ecco l’elenco dei premiati, che si trovano
tutti in jpg, insieme alle foto, al termine dell’articolo.