Tra gli effetti collaterali dell'emergenza Coronavirus vi è
stato anche l’annullamento di molte manifestazioni, tuttavia, la situazione sta
migliorando giorno dopo giorno, per questo motivo stiamo lavorando all’organizzazione di
LUVA 2020, la Festa dell’Uva di Gattinara.
A cui quest’anno aggiungeremo un sottotitolo: La resilienza,
ossia la capacità di affrontare e superare un periodo di difficoltà in maniera
positiva.
Tra le nuove linee guida del Governo sono contemplati anche
eventi all’aperto, come fiere e sagre e il Presidente della Regione Alberto Cirio
ha confermato manifestazioni importanti come il Salone del Gusto o la Fiera del
tartufo e ha accolto con entusiasmo la possibilità di organizzare LUVA 2020.
La Festa dell’Uva è importantissima per l’economia locale,
soprattutto per quelle tante attività che, a causa dell’emergenza sanitaria
legata al Covid-19, si sono dovute fermare, inoltre, LUVA trasmette allegria e
serenità e in questo periodo in cui la rinascita e la speranza sono i termini
più utilizzati, abbiamo scelto di dare un segnale di Resilienza.
Stiamo quindi lavorando per organizzare “LUVA”
in piena sicurezza ma garantendo le caratteristiche della nostra manifestazione
più importante.
Per organizzare una manifestazione come LUVA è richiesto un
elevato sforzo organizzativo e i tempi sono inevitabilmente stretti, per questo
è stato programmato
un incontro lunedì 29 giugno alle ore 21,00 presso la sala conferenze di Villa
Paolotti con tutte le Associazioni, le Tabine e con quanti sono
protagonisti in questo evento.
«Solitamente – spiega il Sindaco Daniele
Baglione - iniziamo a pensare a LUVA a inizio anno e poi, a giugno
si dà il via alla parte operativa. Di fatto la macchina organizzativa era già
in moto quando è stata fermata dall'emergenza sanitaria, ora dobbiamo rivedere
alcuni punti in modo che si possa svolgere con serenità e in piena sicurezza.
Luva è un evento troppo importante per la nostra Città e per le
nostre attività, per questo faremo il possibile per riuscire a organizzarla nel
migliore dei modi.
Dopo l’emergenza pandemica abbiamo il dovere di lavorare per
garantire al nostro territorio e alle persone che lo abitano una speranza e il
bisogno di normalità, ovviamente in sicurezza, è tanto. Per questi motivi, per
l’edizione 2020 aggiungeremo il termine La resilienza al nome ufficiale della
manifestazione.
Dopo l’incontro con le Taverne avremo un quadro completo per poi
avviare la macchina organizzativa insieme alla Proloco. Se avessimo scelto di
annullare l’evento sarebbe stato più facile e forse scontato, ma non avremmo
fatto il bene della nostra Città e neanche del nostro territorio. Resilienti,
questa è la parola giusta per quest’anno, e lo saremo».
Redazione di Vercelli