Tornano i diserbanti, anche in città
di Vercelli.
Dopo tanto penare, più che una tirata
di orecchie alle Imprese che devono tagliare l’erba, hanno abbassato la testa: la Giunta del niente si arrende.
Si useranno i diserbanti.
Ma non quelli a base (che dolci) di
glifosate.
Ecco, cliccando qui, l'elenco di quelli ammessi.
Ma andiamo con ordine.
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Si sa che la situazione del verde
pubblico nel territorio comunale è semplicemente fuori controllo.
Le uniche zone all’onor del mondo sono
quelle – come nella foto – dove la manutenzione è fatta da altri, come ad
esempio le aiuole nella pertinenza Bennet.
Lì tagliano l’erba e non la fanno
tanto lunga.
Qualche metro più in là, vicino allo
sgambatoio dei cani, è un angoscioso dramma umano: qualche immagine raccolta nei giorni scorsi, nella gallery.
Come si sa, il Consiglio Comunale
decise, nel 2016, di mettere al bando diserbanti chimici, soprattutto a base
del principio attivo “glifosato”, in quanto potenzialmente dannosi per la
salute umana ed animale.
Oggi (gli Atti sono di ieri, 10 giugno) prima la Giunta, poi – in esecuzione
– Pino Scaramozzino in qualità di Dirigente del Settore, hanno detto quanto
segue (ecco un estratto dell’Atto di Giunta, che si può integralmente leggere cliccando qui)
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Tecnicamente, la normativa
nazionale prevede ed invita a preferire, in ogni ambito, metodi di controllo
delle malattie, degli insetti e delle infestanti, alternativi all’utilizzo dei
prodotti chimici; qualora questo non sia possibile, o comunque vantaggiosamente
praticabile, è possibile utilizzare, con le dovute prescrizioni e precauzioni,
anche i prodotti fitosanitari purché il loro uso venga analizzato, descritto,
giustificato e controllato da parte di un consulente fitosanitario abilitato;
Visto il Piano di utilizzo
dei prodotti fitosanitari per il controllo della vegetazione infestante
presentato dalla Ditta Nova Verde a firma del dott. Agronomo Andrea Tovaglieri
dello Studio Tovaglieri con sede in Golasecca (Va), regolarmente iscritto all’ordine
del dottori agronomi e forestali di Varese, che si allega alla presente
deliberazione quale parte integrante e sostanziale, il quale certifica ed
avalla che quanto in esso riportato è conforme al PAN;
Preso atto che il suddetto
Piano si compone di: - relazione tecnica; - allegato 1 – Planimetria delle aree
escluse dall’utilizzo di prodotti fitosanitari; - allegato 2 – Registro dei
trattamenti; - allegato 3 – Etichette e Schede di Sicurezza;
Precisato che: - l’analisi
della attuale normativa vigente a livello Nazionale e Regionale prevede la
possibilità di utilizzare i Prodotti Fitosanitari nel rispetto preciso di
alcune condizioni inerenti alle aree da trattare e ai prodotti da utilizzare.
La normativa prevede inoltre l’utilizzo sostenibile dei prodotti fitosanitari
nell’ambito della lotta integrata, orientata alla riduzione dei rischi per gli
operatori, i fruitori, i residenti e la cittadinanza; - i vantaggi derivanti
dall’utilizzo di Prodotti Fitosanitari diserbanti sono legati prevalentemente
agli effetti rapidi e persistenti del contenimento della vegetazione
infestante, al ridotto o comunque definito impatto ambientale e al risultato
chiaro e percepito dalla cittadinanza in materia di decoro urbano.
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Insomma, si torna indietro (giusto o sbagliato che sia) di quattro anni.
Se la Giunta di Maura Forte ed il Consiglio Comunale (nel 2016, con un voto unanime: dicesi unanime) avevano voluto mettere al bando i fitosanitari, adesso si è trovato l'escamotage interpretativo.
Per la redazione del Piano, alla Nova
Verde saranno pagati poco più di 5 mila euro, IVA compresa.