“È consentito, anche al di fuori del Comune ovvero della
Regione di residenza, lo svolgimento di attività lavorativa su superfici
agricole, anche di limitate dimensioni, adibite alle produzioni per
autoconsumo, non adiacenti a prima od altra abitazione”. Lo
rende noto la Coldiretti nell’evidenziare che, secondo la faq pubblicata sul
sito del Governo, anche nelle zone arancioni, come il Piemonte, è possibile la
cura dei terreni ai fini di autoproduzione, anche personale e non commerciale.
La coltivazione del terreno per uso agricolo e l’attività
diretta alla produzione per autoconsumo sono consentite, a condizione che il
soggetto interessato attesti, con autodichiarazione completa di tutte le
necessarie indicazioni per la relativa verifica, il possesso di tale superficie
agricola produttiva e che essa sia effettivamente adibita ai questi fini, con
indicazione del percorso più breve per il raggiungimento del sito.
“Una precisazione importante che –
afferma Francesca
Toscani, direttore Coldiretti Novara – Vco e Vercelli - Biella
– consente
gli spostamenti per lo svolgimento di attività che si sono sempre svolte
soprattutto nei piccoli paesi, utile per chi vuole garantirsi cibo genuino e
trascorrere un po’ di tempo all’aria aperta in sicurezza. Questo tipo di piccola
agricoltura per autoconsumo, in una situazione emergenziale come quella
attuale, ha una sua rilevanza, in quanto può rappresentare un’integrazione
importante al bilancio familiare. Mantenere la cultura dell’orto è anche utile
dal punto di vista dell’educazione alimentare, per mantenere un legame con la
stagionalità delle produzioni, del rispetto ambientale e delle reali
caratteristiche del cibo che si porta in tavola”.
Redazione di Vercelli