Quali siano, se ci sono, i
significati ulteriori di questa surreale riunione del Consiglio Comunale di
Vercelli che, iniziatasi alle 20 di oggi, 24 gennaio, si è conclusa poco dopo
le 22,30, lo vedremo meglio nei prossimi giorni.
Si potrebbe osservare che il 3 aprile 2017, la soluzione "coperchio" passò soltanto perché l'Opposizione patì l'improvvisa assenza - per i noiosi sintomi di una virosi intestinale - di Adriano Brusco, allora ancora nel Movimento5Stelle.
Oggi Brusco è in maggioranza e - pare - la virosi sia risultata assai contagiosa, almeno da quel 26 giugno 2017, quando l'ex Candidato Sindaco grillino fece il salto, non già dell'ortottero, ma della quaglia.
Ma non è tempo di inseguire le iridescenze umoristiche od ironiche delle cose.
Se ne varrà la pena, ci si tornerà.
E non solo perché l’ora sia
tarda.
***
Perché ora bisogna anzitutto dare
conto dei fatti amministrativamente rilevanti, prima che della politica.
I fatti (il fatto) è questo.
L’Opposizione ha presentato una
(nuova) Mozione con la quale si dà quello che le Mozioni del Consiglio devono
dare all’Esecutivo, alla Giunta: un Atto di indirizzo politico.
L’Atto è molto chiaro: sospendere
nei suoi effetti immediati l’aggiudicazione provvisoria dei lavori per l’esecuzione
del cosiddetto “coperchio” al Centro Nuoto.
Cioè la copertura telescopica in
vetro e acciaio, della vasca esterna di Via Baratto, che ora ha otto corsie.
Una delle poche rimaste in
Piemonte, certamente l’unica in provincia di Vercelli e – a memoria – anche di
Biella.
L’Opposizione, poi, chiede che in
breve tempo siano riunite le Commissioni Consiliari per valutare la cosiddetta “Fase
2” e tutta la progettazione a suo tempo preparata dalla Coni Servizi.
Perché è ora di esaminare,
finalmente con cognizione di causa, un po’ di cose finora trascurate.
La prima: la sostenibiltà
economica, da un punto di vista delle future gestioni.
Oggi la Giunta ha detto
chiaramente (lo abbiamo scritto qualche settimana fa) che sarà ristrutturata
anche Via Prati.
Sicchè Vercelli avrà, un domani:
Centro Nuoto parte in muratura, con vasca da 25 metri (e altre minori) nell’attuale compendio edilizio, ristrutturato.
Centro Nuoto con Coperchio, ma
sempre con una sola vasca da 25 metri, senza vasca disabili, senza vasca
bambini, senza tribune per attività agonistica o promozione sportiva o
scolastica (Giochi della Gioventù).
Poi si deve decidere cosa fare
dell’Enal, se lasciarla a bagnomaria o ristrutturarla come si deve.
Poi, infine, abbiamo visto che
arriverà Via Prati.
***
Nessuno mai, nemmeno la Coni Servizi, ha messo giù due righe di conti per
capire: a) quale sia il bacino d’utenza
effettivo che questi impianti servono, secondo la loro specialistica
destinazione; b) quali siano i costi
di gestione di tutti; c) se, perciò, la
loro gestione sarà autosufficiente dal punto di vista del conto econoomico
oppure se, invece, il Comune dovrà intervenire a sostenere la Gestione.
In pratica: per conseguenza del
rapport tra domanda (bacino d’utenza) e offerta (i 4 impianti) la gestione sarà
in utile o perdita strutturali?
Se fosse in perdita, allora
ovviamente il Comune dovrebbe intervenire a sostenerla con un contributo annuo.
Se fosse in attivo, invece, magari
si potrebbe anche pensare di indire la gara sulla base di un “affitto” che il
gestore potrebbe devolvere al Comune.
Ipotesi, ovviamente.
Che si devono fare – a livello
previsionale – prima e non dopo avere realizzato l’impianto.
***
Questo, in sintesi, il semplice
contenuto della Mozione.
Che – presentata da tutti i
gruppi di Opposizione, è stata votata all’unanimità.
Perché erano presenti tutti i 15
Consiglieri di Opposizione.
Mai successo.
Il Pd e Cambia Vercelli hanno
lasciato l’aula.
E’ rimasta la Presidente Manuela
Naso a dirigere i lavori e presidiare la votazione.
Anche i Consiglieri di
maggioranza rimasti, Paolo Campominosi e Norberto Greppi, hanno votato a favore
della Mozione, che così è passata all’unanimità.
***
Non possiamo dirlo con sicurezza,
ma gli interventi tanto del Sindaco, quanto dell’Assessore Michele Cressano,
hanno dato l’impressione di dire una cosa assai grave: anche se la mozione dovesse
passare, i lavori si inizieranno comunque.
Qualcosa che ricorda il tristissimo
“noi con le Mozioni dell’Opposizione ci puliamo”, tanto caro a qualche Signor Somaro.
***
Preferiremmo avere capito male,
ma – come detto – fino a che, domani, non sarà on line il filmato, non ci
pronunciamo: parlerà direttamente il Sindaco.
***
Chi non riusciva a nascondere un certo imbarazzo era il Dirigente dell’Urbanistica,
onerato, da ottobre scorso, anche dell’ “affare piscina”.
Cosa voglia dire l’uscita dall’Aula
di Pd e CambiaVercelli, è inutile anticiparlo, dal punto di vista delle
deduzioni che ne potrebbero scaturire.
Si tratta di una decisione che il
Gruppo di Michele Gaietta e “compagni” ha preso martedì scorso, dopo un serrato
confronto tra gli esponenti del Partito ed il Sindaco, che – secondo fonti
attendibili – avrebbe invece preferito che si restasse dentro a votare contro.
***
Corsi e ricorsi storici: due anni
fa fu Michele Gaietta, allora Presidente del Consiglio Comunale, a trastullarsi
con adunanze dell’Aula, sempre sul caso piscina, in prima, seconda e persino “terza”
convocazione, a seconda di come facesse comodo al Pd, in base al ruolino delle
presenze / assenze.
Oggi si gioca a parti invertite, perché
nemmeno in Conferenza dei Capigruppo (dove si decide la data delle
convocazioni) la maggioranza è più maggioranza.
Ma, soprattutto, se anche ci
fossero stati tutti quelli di Pd, Cambia, Indipendenti vari, sarebbero stati
soltanto 16 contro i 17 che hanno votato a favore della Mozione.
***
Sappiamo che da almeno un anno né
il Sindaco, né la sua Giunta, né il Pd intendono prendere atto di questo
rapporto numerico nuovo e trarre le conclusioni politiche.
Potranno, così, decidere di non
dare applicazione alla Mozione testè approvata all’unanimità ( astenuta la Presidente Manuela Naso ), da una
maggioranza qualificata del Consiglio Comunale.
Che, in fondo, chiede solo di
riflettere ed elaborare un piano complessivo per le 4 piscine, anche dal punto
di vista della previsione e sostenibilità dei costi di esercizio.
Per non condannare a priori le
prossime Amministrazioni – ad esempio – a dovere trovare 100 mila euro l’anno da
dare ad un Gestore.
L’esempio dell’Enal della scorsa
Estate è eloquente: ci sono volute tre gare per trovare un Gestore al quale si
sono dovuti dare 40 mila euro di contributo economico perché aprisse per 60
giorni una sola vasca all’Enal.
Ce n’è abbastanza per riflettere,
prima di avere fatto la frittata.
***
Non vorranno riflettere e decideranno
di “pulirsi” con la Mozione?
Padronissimi.
Ma non compirebbero una scelta
logica, né costruttiva per la città, lo sport, il futuro del nuoto e, in ultima
analisi, nemmeno per se stessi.
Ma, come si dice, sa più un asino
in casa propria che un dottore in casa d’altri.
E qui non manca né l’Asino, né il Dottore Magistrale.