La Associazione Futuro Sostenibile in Lomellina ci incarica
di intervenire per suo conto e nome su alcuni aspetti della vicenda Eredi Bertè, solo adombrati dalla stampa che di
recente se ne è nuovamente occupata, spinta tra l’altro, dal Fallimento in data 2 luglio della Eredi
di Bertè Antonio S.r.l.
Con comprensibile stupore innanzitutto la Associazione da
noi rappresentata ha letto le dichiarazioni del Sindaco di Mortara (Provincia
Pavese $ luglio 2019), che con riguardo al “rebus della bonifica” tale definito
nel titoletto dell’articolo dedicato al fallimento della Eredi Bertè, avrebbe dichiarato
“vigileremo
sul completamento dei lavori di risanamento”, dei quali non vi è
però traccia apprezzabile, ma solo una serie di inquietanti interrogativi sulle
modalità di esecuzione dei lavori e sull’impresa cui sono stati assegnati Eco
Delphy S.r.l.
In disparte - per ora- la situazione reale dei pretesi
lavori di risanamento, il Sindaco di Mortara sembrerebbe anche aver dichiarato
“ora
cercheremo di capire come agirà la curatela fallimentare in merito alla
bonifica. Bisogna anche capire se, come sembra dalle prime udienze,
l'assicurazione interverrà per i costi”.
Innanzitutto non vi è alcuna possibilità realistica e
credibile che il Curatore (che dispone solo dell'attivo fallimentare,
inesistente nel caso), possa, suo malgrado, offrire una qualsivoglia garanzia
rispetto alla bonifica. Ma ancor meno è pensabile che questa eventualità possa
scaturire dall’intervento della Assicurazione “per i costi”: come parrebbe ritenere
invece il Sindaco Facchinotti.
Il legale della Compagnia, richiestane da chi scrive,
conferma di avere la Compagnia Assicurativa respinto tutte le richieste
relative al sinistro e fatti connessi, con la motivazione inconfutabile che la
situazione del sito della Eredi Bertè fosse completamente difforme dalle
condizioni prescritte e lo stoccaggio dei rifiuti, e più in generale
dell’azienda/attività. fossero talmente diverse da quelle legali e autorizzate
da escludere l’operatività della garanzia assicurativa.
E’ quindi fuori discussione che la bonifica possa contare
su risorse provenienti dai rapporti assicurativi, ma è soprattutto sconcertante che il Sindaco
lo ignori: l’indisponibilità
della Compagnia assicurativa è emersa nitidamente proprio nel
procedimento penale nei confronti di Bertè Vincenzo ed altri nel quale il Comune ha
depositato la richiesta di costituzione di parte civile.
E’ escluso quindi che la bonifica possa avvalersi di
risorse riferibili a qualsiasi titolo alla fallita, che peraltro già nel 2017
non aveva neppure presentato il bilancio.
Un ancora più pesante motivo di inquietudine per l'Associazione
Futuro sostenibile riguardo al futuro del territorio è provocato
dall'incarico di raccolta e smaltimento di rifiuti attribuito dal Comune di
Mortara, dopo il rogo degli impianti della Eredi Bertè, alla società Eco Delphi srl.
Eco Delphi srl è subentrata alla Eredi Bertè
nel servizio di smaltimento rifiuti senza soluzione di continuità mediante
affidamento diretto, quindi con affidamento al di fuori di qualsiasi procedura
competitiva.
Eco Delphi srl non offre garanzie di
competenza tecnica. ma neppure di solidità economico finanziaria, che
giustifichino la attribuzione del servizio senza gara. Di contro una semplice
verifica della composizione del capitale sociale e dei collegamenti oggettivi e
soggettivi di Eco
Delphi srl, con il Sistema Bertè, oltre ad una minima verifica
finanziaria, avrebbe invece dovuto suggerire massima cautela nella
interlocuzione con un soggetto così intimamente collegato alla vicenda Bertè.
Di seguito qualche dato di per sé sintomatico e non
bisognoso di commento sulla relazione “intima” tra la Eredi Bertè e la ditta Eco Delphi
s.r.1. cui il Comune di Mortara da due anni assegna “direttamente”
il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, con affidamenti mensili o
bimestrali, sottosoglia rispetto all'obbligo di procedura competitiva perchè
via via per importi inferiori a € 40.000,00=. Mentre nulla o quasi sì faceva per la
bonifica del sito, con intuibili conseguenze per la salute e il
benessere della gente, salvo l’attivazione della stessa Eco Delphi srl in qualità di “società
attivatasi per gestione dell'incendio con i mezzi di spegnimento e salvataggio
merci, sgombero rifiuti come da ordinanza emessa da Arpa, Comune di Mortara”.
Eco Delphi srl è partecipata al 100 % da Andrea Carlo
Biani, che ne è anche Amministratore unico. Andrea Carlo Biani ci riporta
immediatamente ai fratelli Bertè.
Una banale verifica incrociata del sistema Bertè
ha dato i risultati di seguito riassunti.
La società Eredi di Bertè Antonino srl, (costituita il
22/12/1998, 50 % Bertè Vincenzo, 50 % Bertè Giuseppe) ora fallita, ma priva di
bilancio dal 2017 e decotta da anni (registra una prima perdita di esercizio di
€ 355.923= nel 2014), ha in data 25.05.2015 stipulato un contratto d’affitto di
ramo d’azienda con la società Eredi Bertè Ecology (costituita al 21/10/2005,
originariamente con ragione sociale Ariete srl, dal 2006 riconducibile ai
fratelli Bertè, dal 2015 partecipata al 50% da Sabrina Zambelli — 50% da Andrea
Carlo Biani).
Nessuno dei due ultimi soci ha la pur minima competenza con
riguardo alle attività teoricamente trasferite con il contratto de quo. Sarà
questo il motivo per il quale la società Eredi Bertè Ecology rimane inattiva e non
esercita nessuna delle attività trasferite. I due soci sono Andrea Carlo
Biani, ignoto fino ad allora nel settore ma da allora presente a
titolo diverso in tutta la vicenda come vedremo, che riveste la carica di
Amministratore unico e Sabrina Zambelli, commercialista legata ai
fratelli Bertè,
in particolare a Vincenzo Bertè.
Sabrina Zambelli è stata Amministratore unico
di Gestioni industriali srl dal 2009, società decotta di cui è anche socia al
51%, il restante 49% appartiene a Tasselli Antonietta. Nel 2015 Gestioni
industriali srl ha stipulato un contratto di affitto d'azienda con GI SINCE srl
rappresentata da Zambelli Giuliano. Il capitale sociale di SINGE SRL è per
il 95% di Eco Delphi srl e per il 5% di Franca Caciolari.
Il contratto d’affitto di ramo d'azienda tra Eredi Bertè
e Eredi
Bertè Ecology (consistente nella struttura ove l'incendio si è
sviluppato), rimasto inapplicato, viene risolto il 28.12.2017 (dopo il secondo
incendio della Eredi Bertè Antonino S.r.l.), Eredi Bertè Ecology non risulta
aver mai depositato bilanci.
L'ultimo bilancio depositato è relativo all'esercizio 2011,
quando ancora la ragione sociale era Ariete srl ) Anche l'atto di risoluzione
come quello d'affitto del 2015, è stato concluso tra Vincenzo Bertè e Andrea Carlo
Biani.
Vincenzo Bertè e Giuseppe Bertè sono stati fino
al 2005 al contempo titolari (al 50%) di Sviluppo Industriale S.r.l. la società
proprietaria fino al 2005 del capannone (ex capannone Euroinox) sito (via Fermi
44) a lato della struttura di Eredi Bertè. nella quale si sono sviluppati gli
incendi.
La relazione del CTU incaricato dalla Procura di Pavia dà atto
di attività di stoccaggio di rifiuti nell’area della Sviluppo industriale,
effettuata senza alcun titolo autorizzativo. Anche questa società non ha
presentato il bilancio al 31.12.2017 e risultava pesantemente indebitata al
31.12.2016.
Oltre che destinataria al pari dei soci personalmente di
una serie di decreti ingiuntivi ed iscrizioni ipotecarie fino dal 2014.
Sviluppo Industriale S.r.l, è stata oggetto di pignoramento immobiliare il
14.12.2016, con riguardo all'immobile andato a fuoco il 6 settembre 2017.
Nella esecuzione immobiliare in atto l'Eredi Bertè aveva presentato in
data 31.07.2017 istanza di differimento. Si ricorda anche che l'impianto della Eredi Bertè
sarebbe stato oggetto del primo controllo ordinario di ARPA Lombardia, in
quanto impianto a regime AIA, il 27/07/2017, ma la società con nota 18 07 2017
ne ha chiesto lo spostamento in quanto il sig. Bertè era stato ricoverato in
Ospedale e così il controllo era stato rinviato al 06/09/2017, proprio il
giorno in cui è scoppiato l'incendio .
Pare alla Associazione da noi rappresentata che la verifica
delle condizioni finanziarie del Gruppo sistema Bertè avrebbe consentito di
apprezzare la inconsistenza ed irregolarità della Eredi Bertè Antonino anche a
questo riguardo.
Con atto 20.09.2018 8 (notaio Giovanni Pandolfi di Mortara
) Bertè
Vincenzo, nella veste di legale rappresentante della fallita ha
effettuato una operazione di dazione in pagamento dell’intero capitale sociale
di DE, A. S.r.l. (anche questa società dei Bertè aveva subito un incendio nel
gennaio 2018) a ECO.
DELPHY S.r.l. a saldo di due fatture emesse e contabilizzate lo
stesso giorno della dazione in pagamento (n. 78 del 20.09.2018 e n. 79 del
20.09.2018 per complessivi € 359.180,20=).
Debito e credito sono “sorti “contestualmente.
Indipendentemente dal fine strettamente finanziario per il
quale l'operazione è immaginata e del riflesso che questa stessa operazione
avrà ed ha sul rapporto assicurativo e sulla indisponibilità della Compagnia
Assicuratrice a indennizzare Eredi Bertè/Eco Delphi, l'episodio concorre
alla costruzione di un inquietante quadro di relazioni tra Eredi Fratelli Bertè ed Eco. Delphi
S.r.l.
Eco Delphi srl acquista l’intero capitale
sociale di D. EA srl (Amministratore unico Vincenzo Bertè, socio unico Eredi
Bertè srl, passività a bilancio 2017 pari a 700.000 euro) senza effettivo giro
di denaro e stipula in data 12 11 2018 un contratto d’affitto di ramo d'azienda
con una società decotta ( cambiali protestate dal 2017 fino a ottobre 2018) Eredi Ferrari
di Ferrari Lorenzo $C sas ( società i cui impianti sono stati
perquisiti dalla Forestale nel gennaio 2016 con sequestro a Confienza di
depositi di legno nella Centrale a biomasse gestita dalla società padovana Area
impianti ) Rilevando il ramo d'azienda Eco Delphi si è candidata per lo smaltimento
dei rifiuti post incendio.
Al riguardo va ricordato che un mese prima di stipulare il
contratto d'affitto d'azienda la Eredi Ferrari ha effettuato una compravendita
di attrezzature con ECOSAMA srl. società anch'essa coinvolta in
vicende di elevata criticità.
Avv. Prof. Loriana Zanuttigh
Avv. Ginevra] Bajno LLM PhD
Redazione Vercelli