PISCINE, VOTA CONTRO IL COPERCHIO LA MAGGIORANZA ASSOLUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE - Ma il Sindaco si prepara a tirare diritto: noi lavoriamo per la città, voi siete in campagna elettorale - Integrale in video Maura Forte
Lasciamo ai Lettori ogni valutazione, senza mediazioni.
Il filmato si trova al termine di queste righe.
Come anticipato ieri in tarda serata,
appena conclusi i lavori del Consiglio Comunale straordinario del 24 gennaio,
pubblichiamo ora l’intervento integrale del Sindaco Maura Forte, prima che si
passasse alle dichiarazioni di voto.
Lasciamo ai Lettori ogni valutazione, senza mediazioni.
Il filmato si trova qui sopra e al termine di queste righe, per chi preferisse prenderne visione dopo la lettura dell'articolo.
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Dobbiamo, tuttavia, per correttezza
nei confronti dei Consiglieri intervenuti e che hanno espresso posizioni
diverse ed anche per “contestualizzare” correttamente le parole del Sindaco,
fare un po’ di riassunto del dibattito, andando per temi.
L’Opposizione presenta, dunque,
una Mozione con la quale si richiede di sospendere momentaneamente l’iter
amministrativo di aggiudicazione dell’appalto per la realizzazione del
“Coperchio” al Centro Nuoto.
La locuzione non piace al Primo
Cittadino che la ritiene caricaturale, ma il problema reale è che bisogna
capire come si fa a pensare di coprire una vasca esterna, perdendo
immediatamente l’unica vasca ad otto corsie con tanto di tribune per l’attività
agonistica, che resti in tutto il quadrante orientale piemontese.
Questo avendo a tre metri di distanza
un immobile con dentro una vasca da 25 metri, semplicemente da ristrutturare.
Tutto ciò al costo di quasi 2 milioni
di euro.
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IL ROMANZO “LE MIE PISCINE”
DI MAURA FORTE, CARLO NULLI ROSSO E MICHELE CRESSANO
Quanto costerebbe la ristrutturazione del Centro Nuoto, al netto del problema amianto?
Lo dicono chiaramente i Consiglieri
Comunali che, il 18 dicembre 2013,
approvano il project financing proposto dalla Dirigente Simona Maria Anglesio.
Approvano anche quelli di opposizione,
Maura Forte e Carlo Nulli Rosso compresi.
Bastano 500 mila euro, al
netto della rimozione dell’amianto dal tetto: così dice Maria Simona Anglesio.
Ecco il filmato di quella riunione di cinque anni fa:
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Quindi sappiamo dal 2013 che la
ristrutturazione (messa a norma, lasciando quindi da parte le eventuali
addizioni e migliorie estetiche: una piscina che può funzionare) della parte in
muratura del Centro Nuoto è stimata al costo di investimento di 500 mila euro.
Che allora il Comune non aveva e, quindi, bandisce il primo di una serie di project financing ( paga
tutto un privato che poi si remunera con la gestione trentennale ) che sono poi, tempo per tempo, ritirati.
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Questo aspetto– i project della Anglesio, sostenuti a spada tratta
dall’Assessore allo Sport Carlo Nulli Rosso – è importante per l’ascolto delle versioni romanzatecon le quali ora si
presenta l’iter di un disastro durato 5 anni.
Primo Capitolo del romanzo:
quando siamo arrivati ( la Giunta di Maura Forte ) non c’era una lira.
Secondo Capitolo: poi
abbiamo aggiudicato.
Terzo Capitolo: ma la
ditta Asfalt è fallita e ora rimediamo.
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UN BIGNAMI MOLTO LACUNOSO
Questi, però, sono solo tre dei
capitoli che compongono il romanzo.
Un “bignamino” assai lacunoso, buono
forse per i volantini elettorali, ma privo di qualsiasi riscontro nelle tante carte
reali dell’Amministrazione.
La gente non ha nuotato nell’acqua, in
questi 5 anni, ma nelle carte ha fatto il bagno come e meglio che nella
pubblicità del bagno schiuma.
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L’ERA DEL DIO DI BERGAMO
Perché il primo “Tomo” è scritto nel periodo surreale che va dal 2014 al 2016: arriva il genio
di Bergamo.
E qualsiasi cosa il genio proponga gli
si va dietro, anche correndo e facendo correre rischi assai gravi.
Il genio di Bergamo propone
anche di coprire con una struttura
telescopica addirittura la piscina Enal (unica vasca in Italia da 33 metri,
come era prima la misura olimpica) riducendone – è ovvio – le dimensioni.
Si dimenticano però di consultare la Soprintendenza ai Beni Architettonici e Storici perché il compendio Enal,
essendo del 1937, è interamente tutelato.
Ma il Comune paga anche questo progetto, per circa 30 mila euro.
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Ma allora il genio di Bergamo era considerato un dio.
Poi l’ebbrezza bergamasca passa, anche
perché, tanti componenti della maggioranza, certi rischi non vogliono correrli.
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Di questi due anni in cui
soltanto l’impreparazione e la presunzione di chi si deve occupare di piscine
possono giustificare l’inizio del disastro, oggi non si parla mai.
Ma non è che le cose siano
dimenticate.
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DAL DIO DI BERGAMO ALL’ARCHYSTAR AD PUJRIN
Il secondo Tomo riguarda, poi, la
scelta della soluzione “coperchio”.
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La Giunta decide di farsi dire dalla Coni Servizi ( il
carrozzone romano a rimorchio del Coni ) cosa serva a Vercelli per realizzare
impianti natatori aventi un senso.
Ma è la stessa Coni Servizi a dire: guardate che io rispondo ad una domanda precisa che voi mi
ponete.
Questa domanda è: come
fare a “restituire” (sic!) al più presto una piscina a Vercelli.
Quindi l’idea guida è “al più presto”.
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E la Coni Servizi, quindi, propone la
copertura della vasca esterna del Centro Nuoto con una “tendostruttura”.
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Ed è qui che incominciano i guai
perché in tanti si “attenzionano” al problema, dicendo: ma siamo matti?!
Abbiamo una piscina in muratura a due
metri e dobbiamo coprire la vasca esterna?
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Ma non è ancora tutto.
Perché la Coni Servizi propone di
realizzare questa copertura mobile mediante una “tendostruttura” simile a
quella del campo di Via Viviani.
Diciamo per semplificare: in plastica.
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Sindaco e Giunta buttano a mare il progetto, perché è troppo anche per loro.