Cristian Salerno e Lucio Antonio Palin con i Presidenti dell'Ordine dei Medici e della Lilt
Insomma: il cancro c’è, ma senza un vero perché.
E poi l’importante è
che la gente non si allarmi: altrimenti potrebbe non comprere più le case.
Ma andiamo – e ce n’è bisogno - con ordine.
Il Lettore si ricorderà l’articolo del 28 aprile,
quello che riferiva della riunione secretata della Quinta Commissione del
Consiglio Comunale, quella che si occupa di Ambiente.
Presidente
Stafano Pasquino.
Leggi
anche:
http://vercellioggi.it/dett_news.asp?id=78511
I Consiglieri Commissari all’Ordine del Giorno
Eccolo
http://piemonteoggi.it/pdf_news/28042018101804_PASQUINO.pdf
avevano un argomento assolutamente importante: venire a
conoscenza di due relazioni epidemiologiche preparate dell’Osav, l’Osservatoro
vercellese sulla salute pubblica e le cose che possono averla messa a rischio.
Gli studi su argomenti che fanno drizzare le antenne.
Il primo:
‘La salute negli Agricoltori nel periodo 1980 – 2000’.
Il secondo:
‘Georeferenziazione Gis dei tumori cerebrali dal 1985 al 2013 a Vercelli’.
***
Ed è lecito domandarsi: perché su simili materie la secretazione
dell’adunanza?
Di solito le riunioni di Commissione sono pubbliche come quelle
del Consiglio Comunale. Partecipano meno cittadini, ma possono farlo.
Perché una ricerca sulla salute e sui tumori in particolare deve
essere tenuta sotto maglietto?
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La risposta è surreale.
Non c’è niente di cui preoccuparsi, ma magari meglio non creare allarmismo o
– chissà - magari evitare fughe di notizie che potrebbero allarmare il
sonnolento mercato immobilare vercellese per certe aree della città.
Ad esempio quella di cui
da tanto tempo si parla e (secondo quanto trapela dagli studi epidemiologici
secretati), con qualche motivo: l’area ex Sambonet, dove ora c’è un grande
cantiere edile.
Conseguenza normale se si
commissionano studi di geolocalizzazione delle malattie: in quella via ci sono
più casi di tumore che nell’altra.
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Ma andiamo – di nuovo - con ordine.
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Abbiamo già visto che i Tecnici che costituiscono l’Osav, Cristian Salerno e Lucio Antonio Palin sono da qualche tempo caduti in disgrazia.
Il loro lavoro sembra essere guardato con scetticismo da
Gabriele Bagnasco ( nella sua qualità di Dirigente del Servizio di Prevenzione
dell’Asl ) e l’Osav stesso – voluto peraltro da questa Amministrazione Comunale
– ormai sarebbe visto come un doppione (se va bene) del Tavolo tecnico
costituito più tardi presso l’Asl di Vercelli.
L’Ordine dei Medici
un tempo li portava in palma di mano, tessendone le lodi, mentre ora (semmai il
Presidente dovesse essere convocato nella Commissione per un’audizione) non si
sa che potrebbe dire.
Meglio – come vedremo – non chiamarlo.
E così la Lilt
(Lotta tumori): insieme all’Ordine dei Medici, una volta, quando alludevano a
Salerno e Palin, dovevi stare attento che non ti schizzassero elogi in faccia,
tanto erano compiaciuti di parlarne.
Ora paiono più continenti.
***
Dunque si riuniscono il
7 maggio i Commissari e vengono a sapere alcune cose.
Intanto, che il primo studio, quello sulla salute “negli”
Agricoltori dal 1980 al 2000, non sanno come fare a motivarlo.
Sicchè alla domanda: ma perché il Comune avrebbe pagato uno
studio sulla salute “negli” agricoltori in un periodo compreso tra 38 e 18 anni
fa?
Nessuno ( del Comune ) sembra dare una risposta convincente.
Boh… l’hanno fatto…
avranno avuto i loro motivi.
E amen.
Per la cronaca sono presenti
anche alcuni Dirigenti: Liliana Patriarca è inoltre stata incaricata di rappresentare
il Comune al Tavolo Ambiente Salute dell’ASL. Partecipa anche il Comandante
della Polizia Locale Roberto Riva Cambrino.
***
Poi c’è il secondo
studio, che invece attira – e con motivate ragioni – molto
più le attenzioni un po’ di tutti, non solo dei Commissari, ma soprattutto dei
Cittadini.
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Qui si va più sul vago:
ma no, vedete, è uno studio che – come dire… - presenta caratteristiche le
quali lo renderebbero di difficile esposizione al volgo.
Ohibo!
Perché lo studio dice che in
certe zone della città ci sono più casi di tumori cerebrali che in altre.
Come mai?
Eh…
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Insomma, i criteri con i quali è stato condotto sarebbero da
“approfondire”.
E, per rappresentare meglio questo concetto, il Sindaco, (avrebbe “estratto”
dalla cartella una relazione preparata
dall’Osservatorio Epidemiologico dell’Asl di cui è referente il Prof. Fabrizio Faggiano.
Anche questa secretata.
Perché?
Perché sembra che sia così negativa nei confronti dei due
lavori, che i due Tecnici, Palin e Salerno, potrebbero pure offendersi.
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Ai Consiglieri viene solo fatta vedere, poi il Sindaco se la
rimette nella cartella e chi si è visto si è visto.
Poco più incoraggiante la sorte dei due studi.
Sono affidati al dipendente comunale Enrico Razzano.
Lui potrà farli vedere ai Consiglieri Commissari eventualmente
curiosi, ma non di più.
***
Poi qualcuno dei Consiglieri dice: ma non si potrebbe, la
prossima volta, ascoltare in audizione anche il Presidente dell’Ordine dei Medici?
Così magari ci spiega – se è vero – perché prima gli piacevano
Salerno e Palin e adesso non gli piaccioni più (se è vero).
Risposta: assolutamente no, che diamine, perché dargli un
fastidio del genere?!
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Non si fa più un passo avanti.
Si rinvia la Commissione.
Per dare modo a Faggiano,
Palin, Salerno ed eventualmente chi altri volesse tra i vari Tecnici chiamati
in causa, di incontrarsi e trovare loro una via d’uscita.
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Come finirà?
Comunque credano che
possa andare a finire, ci sono alcune cose sicure che forse è bene richiamare.
La prima:
entrambi gli studi (Salute “negli” agricoltori e mappatura dei casi di tumore
nella città di Vercelli) sono stati pagati con denaro pubblico.
Sull’utilita’ degli
stessi si giudicherà quando saranno pubblici, ma secondo rumors e commenti
provenienti dai lavori della V commissione, non sarebbero assolutamente
“rivoluzionari” e non direbbero niente di nuovo, e in questo caso sarebbero
stati “secretati” inutilmente
La seconda:
entrambi gli studi sono acquisiti
al protocollo del Comune dal Dicembre 2017.
Mentre i primi commenti
negativi da parte della Giunta si sarebbero uditi in Aula Consiliare nel
Consiglio Comunale di Ottobre 2017 ( Assessore Broglia) cioè ben prima della
loro consegna.
Negativi a prescindere.
La terza:
non si può quindi,
ragionevolmente, pensare che procedendo ad una richiesta di accesso agli Atti
siano in qualche modo sottratti all’esame del cittadino che ne volesse prendere
visione.
La quarta: anche la relazione che “stroncherebbe”
entrambi gli studi, e per gli stessi motivi, è pervenuta al Comune e se
perviene al Comune deve passare dal protocollo e da quel momento è anch’essa
accessibile al cittadino.
Ma ci sono persino dubbi
sul fatto che sia stata protocollata in arrivo dal Comune.
Ma se non è protocollata
in arrivo, lo sarà sicuramente in uscita dal protocollo dell’Asl: altrimenti è
come se fosse un appunto tra privati cittadini.
La quinta:
se poi in alcune zone
della città il valore degli immobili dovesse eventualmente soffrirne, pazienza.